Ai microfoni di Tuttomercatoweb parla Felipe Avenatti, attaccante della Ternana. L'uruguayano, arrivato in estate, ha dimostrato grande talento finora e nell'ultimo turno ha realizzato il suo primo gol italiano.
Felipe, parlaci del tuo arrivo a Terni
"Giocavo al River Plate in Uruguay dove mi sono messo in mostra giocando un buon campionato. La cosa non è passata inosservata agli occhi dei dirigenti della Ternana che hanno dimostrato subito un grande interesse, volendomi fortemente. Tutto è iniziato ai primi di agosto, poi risolte tutte le questioni burocratiche ho potuto finalmente vestire la maglia rossoverde".
Su di te c'era anche il Cagliari. Confermi?
"Sì, posso confermare. Mi seguivano già dal mercato di gennaio ma non erano riusciti a concretizzare nei tempi consentiti. Poi ad essere sincero non so i veri motivi su come sia finita, bisognerebbe chiedere al mio agente. Nel frattempo è arrivata la Ternana ed eccomi qui".
C'è davvero tanta differenza rispetto al campionato uruguayano?
"Direi di sì. Il calcio italiano, almeno quello di Serie B è più fisico e dinamico. In Uruguay il calcio è decisamente più statico, mentre qui non puoi fermarti un attimo. Fisicamente il gioco qui è più duro e c'è più tattica".
Anche gli allenamenti saranno più faticosi
"Esatto, anche nell'allenamento c'è un'altra intensità. Per questo so di non essere ancora al livello dei miei compagni, ma sto pian piano migliorando. Non sono ancora al 100%, mi ritengo lontano dal livello migliore. Però sto acquisendo ritmo, minuti nelle gambe e sono certo che entro breve sarò in linea col gioco della B".
Contro il Pescara è arrivato il tuo primo gol. Come lo hai accolto?
"Una liberazione. Lo sognavo da molto tempo e mi ha dato la fiducia giusta per andare avanti così. Spero sia il primo di una lunga serie".
Quanto ha influito l'arrivo in contemporanea del tuo connazionale Falletti?
"Certamente la sua presenza mi sta aiutando a inserirmi più velocemente, perché è inutile nascondere che con un compagno che parla la tua lingua l'impatto con un nuovo mondo è meno forte. Non dico che senza di lui non sarei venuto qui, intendiamoci. Certamente sapere che ci sarebbe stato un altro uruguayano ha agevolato la mia scelta".
La tifoseria della Ternana è notoriamente molto calda. Come ti trovi con loro e con Terni?
"Mi piace avere una tifoseria appassionata, perché ti stimola a fare bene, ti dà motivazioni. Peccato solo che in questo momento non stiamo ottenendo buoni risultati e siamo un po' sotto pressione. Ma sappiamo che il pubblico può aiutarci. A Terni vivo bene, è una città tranquilla dove non mi manca nulla".
Il tuo obiettivo è la Serie A?
"Preferisco fare le cose passo dopo passo. Per me era un sogno arrivare in Italia e sono felicissimo per la fiducia che la Ternana ha riposto in me. Chiaramente sono ambizioso e quando i tempi saranno maturi potrò pensare al salto di qualità".
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