Stefano Bandecchi è intervenuto a a Maracanà, trasmissione di TMW Radio. Il tema principale riguarda il 'caso Ternanello': "A Terni è diventato difficile realizzare qualcosa di importante. Una squadra di calcio senza un centro sportivo ha molte limitazioni e non potrà andare oltre certi limiti. E' molto difficile pensare di voler andare in categorie importanti, di poterlo fare senza avere una struttura adeguata. Se vuoi arrivare in alto è evidente che devi avere gli strumenti per farlo. I calciatori bravi devono giocare in maniera adeguata, in una città che sia pronta ad ospitarli, no che non abbia nulla a livello sportivo. Se porterò la squadra a Roma? Ho detto che sarei stato disponibile ad andare avanti nella costruzione del centro sportivo, ma anche il comune sta facendo delle riflessioni, non vorranno vendere quel pezzo di terra. Stanno sentendo i loro avvocati per capire se l'operazione potrà essere portata a termine. Spero il comune possa trovare la quadra. Le soluzioni sono due: o letti per salire o meglio che tu scenda"
Ci sono spiragli però per un dialogo con i soggetti che hanno bloccato la situazione: "Il dialogo c'era stato in precedenza, avevamo tentato di trovare una soluzione di fare tutto senza creare fastidi a nessuno. Evidentemente le cose da noi proposte non sono piaciute. Su questo terreno dovevano essere costruiti 70milla metri quadri di immobili. Noi abbiamo fatto domanda per acquistare il terreno e quindi costruire su questo terreno il centro sportivo, fatto di campi sportivi, di una struttura che per due terzi sarà sotto terra. Ci hanno detto che l'illuminazione dei campi sarà eccessiva e gli animali non avrebbero più girato nella zona. Secondo con chi si parla si possono perdere le speranze di quello che vuoi fare"
Impressionante le difficoltà che ci sono quando uno decide di costruire qualcosa: "E' un terreno desolato, era adibito a tanto cemento, uso di appartamenti. E' sempre andato deserto il bando, noi abbiamo proposto di realizzarci il centro sportivo. Mentre tutta la città è d'accordo con questa operazione, alcune persone hanno deciso di bocciare la cosa. C'è poco da chiacchierare"
Se la situazione resta questa porterà la Ternana a Roma: "Se lei sta con sua moglie in un letto ad una piazza, lei si stanca? Noi abbiamo un letto a una piazza, da qualche parte dobbiamo andare. La Ternana si allena su un campo della parrocchia. Se la Ternana riuscisse a realizzare il nuovo stadio, il progetto a quel punto cancellerebbe un antistadio, perchè quella zona diventerebbe una piazza. La Ternana avrebbe lo stadio solo per giocarci le partite"
Qual è il suo primo bilancio della Ternana: "Sabato sarà una partita complessa e complicata. Il Cittadella è la squadra più longeva della B, ha già disputato diverse volte la finale playoff, una squadra particolare, spero che la partita sia bella, dovrebbe essere sereno, spero in una partita giocata con franchezza e che la Ternana possa trovare la chiave giusta. La classifica della B è falsa e non veritiera. Fa piacere vedere la Ternana li, ma non posso pensare che una squadra strutturata come il Pisa possa essere ultima, altre squadre molto forti possano essere dietro di noi o posizionate male. Tutte le squadre torneranno in campo diverse dopo questi quindici giorni e nelle prossime 4-5 partite ogni squadra vedrà la propria anima. La B si gioca al 60% il girone di ritorno, un 20% nelle ultime partite, questo cambia il panorama del campionato"
Chi sono stati i responsabili del ricorso al Tar: "Non sono gli imprenditori che vorrebbero costruire gli appartamenti. Prima devono ristrutturare una villa storica, ci vorranno tanti soldi. Ci sono semplicemente delle persone alle quali da fastidio questo impianto e lo vogliono bloccare. Sono intelligenti, sanno che la città è innervosita, hanno messo in mezzo persone più anziane che nessuno vuole trattare in una certa maniera. Noi abbiamo provato a ragionare con le persone, se non l'hanno capita andremo davanti ai giudici. Noi il nostro centro sportivo lo potremo costruire, questi signori possono solo farci perdere molto tempo. Passeranno gli anni, prima o poi qualcuno dovrà costruire il centro sportivo. Il problema è temporale, li ad un certo punto si potrà fare il centro sportivo. Da 15 milioni potrebbero diventare quasi 100 milioni con lo stadio e clinica. Ma è un investimento su un progetto che va oltre il calcio, tentando di dare alla città di Terni uno sbocco diverso. Lo stadio potrà essere usato per convegni, la clinica di importanza internazionale, un gioiello non solo per Terni e l'Umbria ma per tutta l'Europa"
Ci sono stati giocatori per i quali ha detto no a club di serie A: "I calciatori richiesti dalla A sono tre ma sono stati blindati da noi. I calciatori sono Partipilo, Palumbo e Diakitè"
Come si è inserito Raul Moro: "E' un calciatore che secondo me a breve vederemo in altre categorie. E' giovane ma ha delle potenzialità importanti, dipende solo da lui decidere di svilupparle nel modo giusto. E' un calciatore di razza"
Nel periodo di Pochesci c'erano tutti italiani, perchè è cambiato: "Noi italiani abbiamo meno voglia di faticare. Ma il calcio sta cambiando, noi siamo un pò come lo stato italiano. Serve correre, un calcio di precisione, se si guarda in Germania e Inghilterra, li si vede un altro calcio. Gli italiani non hanno voglia, molti ragazzi che arrivano dall'estero sono molto più bravi, hanno meno pretese, nel senso generale, sono più abituati al sacrificio, è una cosa che noi italiani dobbiamo iniziare a mettere in conto".
Un allenatore di A che le piace particolarmente: "In questo momento è Sottil, mi piaceva anche in B. Sta crescendo molto in fretta, sta dimostrando che sa fare il suo mestiere. Le partite però le giocano i calciatori, l'allenatore deve gestire lo spogliatoio, saper parlare con i propri calciatori. Devi convincerli delle loro potenzialità. Sottil ci sta riuscendo, l'anno scorso ha fatto benissimo con l'Ascoli, quest'anno sta dimostrando che sa fare bene. L'allenatore di B che preferisco? Lucarelli"
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