Bandecchi: “Fere in A, è l’obiettivo! Ma serve tempo… Pochesci? Operaio come me e la squadra”
“Sono felice del risultato al quale siamo arrivati oggi. Per me aver acquisito la Ternana è una grande gioia e felicità. Ho un po’ di tristezza perché ho dovuto cedere ieri notte alle 00.30 la Unicusano Fondi e cioè la squadra che ci aveva aiutato ad arrivare fin qui. Certamente – afferma Stefano Bandecchi intervistato da www.seriebnews.com – la scelta è caduta sulla Ternana che è una piazza stupenda con tifosi stupendi, territorio fantastico. Posso solo che esserne felice. Ho letto il comunicato della famiglia Longarini e mi sono un po’ emozionato. E’ la prima volta che sento parlare così bene di me da un altro imprenditore importante. Sono rimasto colpito non pensavo spendesse queste parole. Oggi iniziano tanti impegni. Siamo di fronte a una tifoseria popolare, molto bella e che ha voglia di vedere la propria squadra salire. Ci siamo presi tante gatte da pelare”.
Si parla poi della possibilità di vedere le Fere nella massima categoria e Bandecchi aggiunge: “Io ho detto che la porteremo in Serie A e io farò di tutto per farlo e con me lo faranno tutti gli altri. So anche che i tifosi mi presenteranno il conto quando non riuscissimo a fare quello che abbiamo promesso. Ci vogliono almeno un paio d’anni, ci devono abituare. Sandro Pochesci lo confermo. Ho detto che la squadra è operaia, lui è un uomo di strada come me veniamo da una situazione povera e sappiamo cosa vuol dire sporcarci le mani. Ho fatto il sabbiatore, il manovale non sono nato principe. So cosa vuol dire andare a lavorare tutti i giorni e tornare a casa con la schiena spezzata. Lui mi piace perché è un uomo che ha bisogno di dimostrare tutto quello che vale. Mi occupo di calcio per Pochesci vi faccio una battuta. Glielo ufficializzo, vediamo se entra nel corso e se avrà il tesserino potrebbe fare il secondo allenando comunque la squadra“.