Benny Carbone: “Contro lo Spezia pochissime novità”

"Stiamo cercando di recuperare il prima possibile. Nelle ultime due partite hanno giocato sempre gli stessi. Stiamo cercando di curare anche i dettagli. Domani sarà una partita molto importante e delicata": cos' Benny Carbone in conferenza stampa.

Difficile ipotizzare qualche cambio…

"Provo molto in settimana perché tutti devono essere pronti a giocare. Devo parlare con qualcuno per capire se ha recuperato o meno. Fino all'ultimo non saprò chi mettere in campo. Squadra che vince non si cambia è una legge, però contro il Pisa c'erano alcuni giocatori che non giocavano da tanto tempo".

Contro lo Spezia partita delicata e immportante…

"Non possiamo cullarci sul fatto che abbiamo fatto una buona prestazione e risposto a quella di Cittadella. Abbiamo bisogno di trovare continuità nei risultati per lavorare bene. Abbiamo bisogno di andare avanti e non certo indietro".

Della Giovanna, Defendi e Dugandzic ancora in dubbio…

"Si sono allenati tutti e tre. Defendi domani me lo porto non in panchina però perché lo rischierei. E' tra i convocati e vorrei recuperarlo per il derby. Della Giovanna invece è l'unico infortunio muscolare che abbiamo avuto, per questo dobbiamo stare attenti per evitare ricadute".

Come si mette in difficoltà lo Spezia?

"Credo sia una squadra fortissima, perché gioca da due anni insieme. Ha cambiato poco in estate. Noi abbiamo giocatori con i quali possiamo mettere in difficoltà chiunque. Dipendiamo da noi, non certo dalle altre squadre. In B le squadre sono tutte forti. Ai ragazzi dico che dobbiamo sempre migliorarci. Dall'altra parte abbiamo una squadra davvero formidabile, fortissima. E' una partita molto insidiosa".

Un banco di prova più probante del Pisa?

"No. Perché la squdra di Gattuso non perdeva da 21 partite. Cittadella, Pisa e Spezia sono tre squadre già rodate, con una identità di gioco ben precisa. Adesso però dipende tutto da noi. Rispetto agli altri abbiamo un giorno in mezzo in meno di recupero e questo mi obbliga a ragionare molto anche sulla gestione degli uomini".

I giovani possono essere l'arma in più?

"Li ho scelti perché sono già pronti per giocare in una prima squadra. Lo hanno dimostrato ma lo sapevo. Li ho seguiti per un anno. Devono stare sereni e tranquilli ma allo stesso tempo devono essere carichi, concentrati e cattivi. Non abbiamo fatto vedere ancora nulla".

Miglioramenti in vista anche sul piano offensivo…

"Non lasciamo nulla al caso. Lavoriamo su tutte le fasi. Dobbiamo migliorarci perché ci sono giocatori che hanno una qualità altissima. Non voglio che Avenatti resta fermo tra i due centrali ma se esce qualcuno deve entrare. La qualità di Avenatti se è quella di tornare e fare gioco mi sta bene, a patto che poi vada a finalizzare l'azione. Ad ogni modo vorrei che la squadra migliorasse, anche se di poco, partita dopo partita".

Avenatti domani fa 100 presenze con la maglia rossoverde…

"E'' un traguardo storico e importante. Ho visto l'affetto dei tifosi per il giocatore anche se, per le potenziali che ha lui può arrivare a venti gol l'anno. Lui deve crederci tanto. Gli ho detto che farò di tutto per aiutarli a patto che lui mi aiuti. Qualcosa già è stato fatto. Con me parla, si apre e mi spiega quelle che sono le sue esigenze cercando di venirgli incontro. Ci sto lavorando molto, in campo e fuori, non solo con lui ma con tutti".

Dubbi in difesa…

"Adesso ho tre centrali a destra e tre a sinistra. Passando a quattro ho scelte triple. Devo considerare Valjent che è rientrato, Contini che mi ha dato molto ma viene da un lungo periodo di inattività. E' fondamentale che metta in campo una squadra in forma sia fisicamente che mentalmente. A me piace il confronto con i ragazzi perché mi serve per capirli. Questo gli ha fatto capire che è importante essere corretti perché in panchina ci sono colleghi pronti a darci una mano".