Benny Carbone nel pre-derby: “Serve concentrazione, il derby è una finale. Lo dobbiamo ai tifosi”

Benny Carbone nel pre-derby: “Serve concentrazione, il derby è una finale. Lo dobbiamo ai tifosi”

Ci siamo, siamo ormai ufficialmente nel pre-derby, e come di consueto l'allenatore rossoverde Benny Carbonesi è presentato nella sala stampa del Liberati, per la consueta conferenza stampa pre-partita e pre-rifinitura.

Come va a livello di tensione pre-partita?

"Tensione giusta, per tutti, non dobbiamo caricare troppo perchè il derby si prepara già da se'. Il derby è particolare, questo forse più di tutti gli altri, e ci tengo a giocarlo con la giusta testa. L'ho detto ai ragazzi, non è una partita di campionato, ma è a se', perchè ormai da troppo non riusciamo a portare un risultato positivo a casa nostra; negli ultimi anni solo cinque vittorie, ne abbiamo perse dieci e pareggiate dieci a Perugia, non vinciamo da loro dal 1991, e lo scorso anno abbiamo perso due derby negli ultimi minuti. Il derby non finisce mai, per questo l'ho caricata nel modo giusto, è una partita che è una finale, se vinciamo vinciamo una coppa, è unica e non possiamo pensare che ci siano andata e ritorno. Sono io che chiedo ai ragazzi di armarci di una corazza d'acciaio, e dobbiamo andare per rispecchiare la nostra città, i nostri tifosi, dobbiamo dare una gioia alla nostra gente, perchè ne abbiamo bisogno. La affrontiamo al massimo delle forze".

Bucchi ha già svelato la formazione; lei ha dubbi?

"No, ma non la svelo, perchè devo dirlo prima ai miei ragazzi, questa è una cosa sacrosanta. Fino a domani non la sapranno nemmeno loro. E' possibile una iniezione di esperienza, ma poi magari sei li e uno giovane che ha meno esperienza potrebbe far meglio".

Se lei lo ritenesse opportuno, Defendi potrebbe giocare dall'inizio?

"Lo sto valutando, e devo farlo bene. Si allena da una settimana in gruppo, ma è chiaro che per noi è una boccata d'ossigeno, ma ho bisogno di gente al 100% della forma attuale".

L'eventuale utilizzo di Defendi, potrebbe portare ad un ballottaggio fra Bacinovic e Petriccione?

"E' una domanda a trabocchetto. E' comunque uno dei dubbi che ho, ma poi vediamo".

Il 4312 provato ieri?

"La sto considerando, non solo per oggi, ma anche per il futuro. Poi comunque vedremo, devo cercare anche di trovare delle uscite sui loro giocatori".

Il Perugia ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato…

"Si, hanno una manovra molto fluida, una gran facilità di gioco in mezzo al campo che può far paura, ma non a noi, noi andiamo convinti di poterli bloccare. Può giocare chiunque dei loro, ma l'adrenalina che abbiamo noi non ci fa preoccupare di chi gioca, vogliamo solo portare a casa punti importanti e pesanti".

Vince o perde chi prende il centrocampo?

"No no, assolutamente. Noi dobbiamo cercare di bloccarli, ma senza cancellare la nostra identità, dobbiamo portare avanti i concetti importanti che stiamo portando avanti".

Lei ha affrontato tre derby, questo è il più importante?

"Assolutamente si, non ne esiste uno così nella mia carriera. Ormai mi sento ternano a tutti gli effetti, perchè vedo l'affetto di Terni nei confronti di questa squadra. Bisogna affrontare il derby a testa alta, uscendo dal campo senza rimproverarci nulla, perchè non contano i se e i ma dopo la partita, e questo i ragazzi lo sanno".

La presentazione è stata l'occasione di parlare con Longarini prima del derby…

"E' stata solo una delle occasioni, ma noi ci sentiamo molto spesso. Mi ha fatto però piacere vederlo. Lo ho sentito anche in questi giorni, ci ha fatto un in bocca al lupo. Io non posso pensare che si possa mettere in discussione quanto fatto dai Longarini per la Ternana, e far bene nel derby lo dobbiamo anche a loro, sono una società seria e non abbiamo mai rischiato di fallire".

Si parlava di grande carica agonistica, ma ci vorrà anche sangue freddo…

"Se non abbiamo la concentrazione di rimanere in partita fino alla fine rischiamo di prendere la beffa. Io devo pensare a far rimanere tutti concentrati, fino a che non fischia la fine l'arbitro".

Vuole entrare con forza nella storia della Ternana, quindi…

"Io non so quali obiettivi abbiamo i miei ragazzi di carriera, ma se vogliono fare parte del calcio che conta, non c'è modo migliore di diventare grandi che rimanere nella storia della Ternana. Non credo che il Perugia possa avere più motivazioni di noi, non ci posso credere. Io ho visto la tensione e l'intensità nei miei ragazzi, la cattiveria nel contrasto, perchè se perdiamo i duelli perdiamo la partita, dobbiamo vincerli in tutte le zone del campo. Noi siamo una squadra tecnica, ma dobbiamo avere fame, fame, fame, se abbiamo fame qualche soddisfazione ce la togliamo, e il derby capita a pennello, noi veniamo dalla strada. Personalmente tutto quello che ho fatto nella vita me lo sono conquistato, e i miei ragazzi devono capirlo, niente ti viene regalato".

Tra quelli che stanno bene, chi è che non ci sarà?

"Devo fare delle scelte, e le farò a fine allenamento, scongiurando qualche piccolo infortunio. Chiaramente, chi non verrà convocato non è perchè non merita, ma è solo una questione numerica, non di demerito. Loro devono saperlo, ma vedo che si stanno comportando in un certo modo, e sono contento".

La Gumina, Fallett, Avenatti, un trio troppo giovane?

"Io Falletti e Avenatti non li considero giovani, hanno già tre anni di esperienza alle spalle. La Gumina è giovane. Siamo la squadra più giovane in B come età, ma come esperienza abbiamo giocatori importanti".

Se si dovesse optare per le tre punte, potremmo fare un 433 secco?

"Ci potrebbe stare di tutto, anche in corsa. In assoluto tutto è possibile. Diciamo che il 4-3 non si sposta più, poi davanti può essere tutto. Poi ogni partita è a se', e io devo mettere la squadra nella migliore formazione possibile per mettere in difficoltà gli avversari. Io la partita l'ho già preparata".

A livello atletico come sta la squadra?

"Bene, poi negli ultimi 15 minuti sembriamo sempre averne di più".