Breda tira le somme alla vigilia dell’ultima stagionale
Al termine dell'allenamento di rifinitura pre-Brescia, il primo della stagione a porte aperte alla vigilia dell'ultima partita di campionato, si è presentato in sala stampa per la consueta conferenza Roberto Breda.
Si parla subito di convocati: "Le ultime due partite non siamo andati molto lontani dalla doppia cifra dei non convocati, anche perchè gli indisponibili veri e propri sono otto".
Come mai Troiniello è fuori?
"Ne abbiamo parlato e abbiamo condiviso il fatto che magari far esordire un Primavera è meglio, tanto a lui non cambia molto. Qualche Primavera potrebbe partire dall'inizio".
L'ultima partita si darà spazio ai giovani oppure si continua a puntare sui tre punti a prescindere?
"Credo sia giusto avere intenti comuni, d'altra parte cerchiamo di mettere dentro piú obiettivi, sempre nel rispetto della gara peró. Non è questione di linea verde esasperata, anche perchè non giocheranno tutti".
Sarà l'ultima di Vitale e Ceravolo…
"Vediamo come utilizzarli".
Potrebbe essere la sua ultima da allenatore rossoverde, è stata la stagione piú complicata?
"No, ce ne sono state molte altre. Io ho sposato il gruppo, e mi piace, anche se ci e mancata l'accelerata. Abbiamo fatto un lavoro di cui andare fieri"?
Ha rimpianti?
"No, mai avuti in vit mia, perche gli errori che si possono fare si fanno sempre in buina fede. Abbiamo fatto il nostro percorso e va bene cosí".
Ha creato problemi non avere Acri?
"Avevamo un ottimo rapporto, ma anche Sebastiano si è messo a disposizione e il suo lavoro lo ha fatto bene. Ci sono situazioni con piú interlocutori ma non e detto che sia un bene; noi abbiamo sempre trovato soluzioni".
È stato Acri a portarla a Terni?
"Si si, e stato lui a chiamarmi, anche se prima non ci conoscevamo. La sua assenza ci ha fatto trovare nuovi equilibri, poi il rapporto che abbiamo avuto tutti e stato sempre molto stretto".
Lei ha sempre tenutoni toni bassi, nelle situazioni piú difficili, ma la delusione piú grande quale e stata?
"A me piace lavare i panni sporchi in casa, e poi deluso non mi piace, non sono un giudice. A Vicenza abbiamo giocato al di sotto delle nostre potenzialità, ma è una cosa condivisa, non mi piace parlare di delusione: ero critico con tutti, anche con me stesso".
La prestazione che la ha piú soddisfatta?
"Non ci ho mai pensato, magari le partite con Vicenza e Bari dell'andata, perche ci h a permesso di credere nel nostro lavoro, o a Latina, perchè venivamo dal derby e non avevamo tempo di prepararla. Gruppo lo siamo sempre stati, da subito".
L'anno prossimo dove sarà?
"Non lo so, si vedrà. Per ora nessun contatto, ma ora finiamo il campionato e vediamo se sarà il caso di confrontarci: se ci fosse condivisione di percorso e obiettivi si potrà valutare. Non è detto poi che se arrivi dall'inizio fai tu la squadra, il nostro è un lavoro che ti porta a fare il meglio coi giocatori che hai".
Sotto la sua gestione Ceravolo attaccante e l'esplosione di Falletti, ma anche l'involuzione di Avenatti…
"Ci sono analisi da fare, ma puó essere che certi principi di gioco esaltino alcuni e penalizzino altri, e poi ci sono le motivazioni del ragazzo, che fanno sempre la differenza".
Domani viene il Brescia…
"Ha una buon a identità di gioco, ma anche buini giovani. Non viene a passeggiare a Terni".
In porta domani Sala o Mazzoni?
"Sala".
E davanti? Avenatti o Ceravolo?
"Avenatti".
Quando Masi è stato escluso, ha pensato di mettersi a repentaglio esponendosi?
"Quello che conta è essere coerenti: noi abbiamo tutti rispettato la scelta, ma ci sentivamo comunque di fare qualcosa. Nel mio lavoro non serve per forza il consenso, ma conta la sostanza".
Si rimprovera qualcosa?
"Sempre, ma me lo tengo per me. Avrei dovuto trovare soluzioni diverse, io, non gli altri".
La squadra ha fatto in pienonil suo dovere queste ultime partite: come la vede sul piano mentale?
"In settimana hanno lavorato bene, e in gara dobbiamo essere fedeli a noi stessi e cercare di fare la nostra partita al meglio. Loro hanno buoni valori".
L'anno prossimo, dovesse andar via, c'è qualcuno che si porterebbe via?
"Certo, come tutti gli anni".
Ma la prima volta che si e seduto qui, pensava sarebbe finita cosí?
"Sono un sognatore, non mi pongo limiti, poi la stagione piglia la sua piega e va bene cosí. A me piace lavorare sull'identità della squadra, poi ci sono mille aspetti da considerare".
I due derby la hanno segnata?
"La reazione della piazza è legittima, ci deve essere malumore. Se avessi fatto un'analisi di comodo, avrei detto che le prestazioni le abbiamo fatte, ma a dire tutto avremmo potuto fare qualcosa di diverso, io per primo, anche se non so cosa. Col Perugia e con l'Ascoli non abbiamo demeritato, ma con il Novara abbiamo raccolto di piú".
È probabile e plusibile che rimanga?
"Percentuali non ne do, perche non ho i dati necessari".