Brescia-Ternana, Lucarelli: “Non dobbiamo fare lo stesso errore di Ferrara, sarebbe da TSO”
Lunedì torna il campionato Serie BKT. Al “Rigamonti” di Brescia le Fere vanno a caccia della vittoria in trasferta che manca dallo scorso ottobre
Giornata dedicata alla conferenza stampa pre partita per Cristiano Lucarelli. Lunedì è in programma la tredicesima giornata del girone di ritorno del campionato Serie BKT. La Ternana sarà impegnata al "Rigamonti" contro il Brescia. Da domani i rossoverdi saranno nel ritiro di Tirrenia dove svolgeranno l'allenamento di rifinitura.
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BRESCIA – Organico migliore della Spal. Partita diversa. Ambiente non unito però com'era a Ferrara. Leggo di qualche frizione. Il Brescia resta il grande enigma di questo campionato. Squadra forte, società attrezzata, piazza importante ma ha 28 punti. Ha anche un presidente competitivo che ha anche vinto i campionati. Non si spiega. O meglio la risposta più semplice e banale è che questa è la serie B.
ENIGMA BRESCIA – Si chiama Serie B dove nulla è scontato. Probabilmente sono più importanti altre dinamiche e non budget e monte stipendi. Forse una buona comunicazione è più redditizia. La storia del calcio insegna che chi fa i proclami poi non vince. Da lontano è difficile capire i reali motivi della loro situazione. Dobbiamo pensare a noi. Se andiamo lì pensando di giocare contro l'ultima in classifica possiamo fare peggio del primo tempo di Ferrara. Se invece andiamo con il giusto approccio possiamo fare bene. Lunedì dobbiamo avere anche un gocciolino di paura. Ci aiuterebbe a fare risultato.
PARTITA TERNANA – Dovremo ripartire dal secondo tempo di Ferrara. Dobbiamo giocare per fare risultato e non aspettare che il risultato arrivi perché sennò non arriva. A sette giornate dalla fine diventa importante fare risultati. Dietro corrono tanto. Nessuno può sentirsi al sicuro. Quelle che possono sentircisi sono quelle intorno ai 40 punti. C'è un ampio margine in una B equilibrata. Non dobbiamo commettere l'errore fatto a Ferrara ovvero dare l'opportunità ad una squadra la cui classifica ce la mostra in difficoltà sarebbe da TSO.
OCCHI ANCHE SUL PISA – Con questa domanda stiamo già 1-0 per il Brescia. Ora per esempio è mezzogiorno e mezzo. Penso a cosa magio. Non a cosa mangerò giovedì. Penso ad uno step alla volta. Non posso fare questi ragionamenti. Mi fa piacere che un pareggio a Ferrara scateni questo ottimismo. Io ho nella mente il primo tempo e vorrei cancellarlo con la partita di Brescia. A leggere la classifica oggi ti viene la labirintite. Ho letto di cessioni di quote societario o ingressi. Dico solo che si può fare tutto con discrezione. Vedete il Livorno. In un giorno è stato venduto. L'importante è tenersi il cecio in bocca. E non ce l'ho con i giornalisti eh. Voi fate il vostro lavoro.
L'OSSESSIONE VINCE SULLA TECNICA – Magari riuscire ad avere ognuno di noi la facilità di gestire l'ossessione come McGregor. Avremmo risolto il 95% dei nostri problemi. Non tutti riescono a convivere con questa patologia. Io non avevo l'ossessione ma la rabbia che mi portava a fare. Ho conosciuto persone che avevano la calma che li portava ad emergere.
DIFESA A QUATTRO – Non sono un integralista. Ho dovuto rinnegare il mio credo calcistico per cercare di andare incontro alle caratteristiche dei calciatori che compongono la nostra rosa. Non credo che la svolta a Ferrara sia stata dovuta dal cambio di sistema di gioco. Favilli ha fatto gol ma la domanda è: se avesse giocato nel primo tempo avrebbe fatto bene come nella ripresa? Favilli è un giocatore come Donnarumma che se li porti a giocare in area di rigore sono importanti. Se giochi a 50 metri ti servono giocatori con altre caratteristiche. Dico che è la testa, la mentalità che fanno la differenza. Ce l'hai o non ce l'hai. Ai tempi del Milan di Berlusconi anche se arrivava uno che non aveva la mentalità ma entrava giocare con un gruppo che ne aveva o l'assimilavi o l'assimilavi. Il problema è se ne hai uno su venti e diventa più complicata la cosa. Ho avuto la fortuna di giocare a grandi livelli. Quando facevi mercato conoscevi il giocatore e l'uomo che andavi a prendere. Di giocolieri al circo ce ne sono tanti. Si guardano troppo i numeri.
RIMESSE LATERALI – Se ci alleniamo per una rimessa laterale sulla bandierina del calcio d'angolo nostro e diciamo di buttarla più lungo possibile per andare poi ad accorciare sull'avversario e la battiamo come a Ferrara c'è poco da dire. E' come da bambino quando la maestra insegnava poi prendevi 2. C'è chi recepisce e chi no. Ognuno ha il suo percorso. Tatticamente per riuscire a stare in campo ci vogliono giocatore che sanno. Ci sono giocatori che tatticamente sono preparati altri che invece che sopperiscono con altre qualità.
RECUPERI – Defendi sì. Abbiamo ancora diversi giorni da qui alla partita. Qualcuno potremmo recuperarlo, qualcuno no. Durante la settimana sono venute fuori altre situazioni tipo quelle di Agazzi e Coulibaly. Ghiringhelli? Sta crescendo. Persiste un leggero fastidio che non è un problema dal punto di vista funzionale.
FINALMENTE LA PRIMAVERA – Noi anche riprendendo in parte la domanda di Michele prima, dobbiamo essere bravi a cambiare le partite in corso d'opera. Qualche freccia va tenuta. La partita non si sa come può svolgersi: se hai bisogno di rincorrere o difendere il risultato. Un aspetto importante per una squadra come la nostra è l'inizio e la fine. Dobbiamo sfruttare una condizione fisica in crescita, dato oggettivo in crescita.
NDOJ – E' un giocatore di qualità in meno. In teoria può essere una bene. Però magari cambieranno modulo? Cambieranno modo di proporsi? Cambieranno modo di difendere? Per noi con la sua presenza potevamo avere un quadro preciso. Con questa assenza può succedere qualcosa di diverso da quello preventivato? Domenica siamo arrivati lì pensando di trovare la Spal in un modo poi invece non era così.