Alberto Brignoli si appresta a vivere con i suoi compagni il settimo impegno ufficiale di campionato, con l’Avellino. Al Liberati le Fere non hanno ancora vinto in campionato (se si esclude la vittoria in Coppa Italia con il Catanzaro) avendo prima pareggiato con il Pescara, poi perso, immeritatamente, con il Bologna. Ecco le sue parole alla Newsletter del club.
Alberto, non sarà diventato un problema giocare al Liberati?
"Assolutamente no, anzi. I nostri tifosi ci sostengono, cosa che fanno anche quando giochiamo in trasferta. Poi riguardo le due partite a ben vedere con il Pescara abbiamo subìto pochissimo, stesso discorso per quanto riguarda il match con il Bologna, in cui siamo stati sfortunati con qualche decisione arbitrale".
Soddisfatto del vostro avvio di campionato?
"In linea di massima sì. Certo che possiamo e dobbiamo migliorarci. Se mettiamo quanto accaduto fino ad oggi sul piatto della bilancia credo che la stessa penda dal lato degli aspetti positivi, soprattutto per il tipo di atteggiamento che abbiamo in campo".
A proposito di questo, che avversario sarà l’Avellino?
"Se è vero che siamo solo all’inizio del campionato bisogna riconoscere il valore del nostro prossimo avversario. La classifica lo dimostra: sono tosti, motivati e ben organizzati. Servirà la Ternana migliore per fare un risultato importante e regalare la prima "vera" gioia ai nostri tifosi al Liberati".
Date l’idea di essere un gruppo molto sereno…
"E lo siamo. Essere un gruppo coeso ci aiuta. I più esperti sono pronti a consigliare e sostenere i giovani, i ragazzi arrivati la scorsa estate hanno trovato l’ambiente giusto e si sono integrati alla grande. Quindi da questo punto di vista c’è da essere soddisfatti".
Quanto merito c’è di Tesser?
“Molto, ma non solo del mister, anche di tutto il suo staff. Quando si esalta la forza del gruppo, è giusto parlare di tutti, loro compresi, che ci sostengono di giorno in giorno, con grande professionalità".
Come procede il rapporto con Leo Cortiula, l’allenatore dei portieri rossoverdi?
Bene, sia dal punto di vista professionale che umano: il mister mi segue, mi stimola, è sempre pronto a dire e fare la cosa giusta. Continuiamo tutti a lavorare sereni e raggiungiamo la quota salvezza prima possibile. Poi si vedrà”.
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