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Calzone (CdS) a Luci al Liberati: “Approccio della Ternana da grande squadra”

"L’approccio alla partita della Ternana è stata da grande squadra", cosi Tullio Calzone, giornalista del Corriere dello Sport, intervenuto ieri sera a "Luci al Liberati" condotto da Ivano Mari. Questo il suo commento alla vittoria casalinga della Ternana contro il Bari di domenica scorsa:

Tullio, te l’aspettavi una Ternana cosi combattiva?

“L’approccio alla partita della Ternana è stata da grande squadra nonostante il Bari avesse qualche assenza importante, l’intensità e l’aggressività a centrocampo di Di Tacchio e Coulibaly ha messo in grande difficoltà la squadra di Mignani, è stata una Ternana solida in difesa e cinica in attacco con un Sorensen tornato a livelli importanti, alla fine ha avuto ragione Lucarelli, le prossime sfide diranno tanto sugli obiettivi della squadra rossoverde, se dovesse riuscire a fare risultati positivi, anche in virtù del caso Reggina, potrebbe rientrare nel treno play off e giocarseli fino alla fine”;

Viste le assenze in casa Bari, Mignani non avrebbe fatto meglio ad inserire un palleggiatore come Benali a centrocampo piuttosto che lasciare Maita nel ruolo di mezzala?

“Si, sono d’accordo. E’ stata una scelta che ha indirizzato la partita a favore della Ternana, penso che Botta dietro le due punte non abbia dato il meglio di se, essendo portato per caratteristiche a giocare da esterno in un attacco a 3, anche Benedetti non ha fatto un grande prestazione e questo il Bari l’ha sofferto sul piano dell’organizzazione della manovra, però il merito è stata in gran parte della squadra di Lucarelli, nonostante il possesso palla sia stata appannaggio dei pugliesi per gran parte della partita, Iannarilli poi nel finale ha salvato il risultato con una parata strepitosa su Antenucci”;

A tuo parere, chi è stato il migliore in campo?

“Sicuramente i 3 davanti per la Ternana sono stati importanti, Partipilo ha fatto un gol chirurgico, c’è stata una bella prestazione di gruppo, Sorensen è stato un muro, poi anche Di Tacchio è stato bravo, sceglierne uno è difficile. Palumbo non lo scopro di certo io. A parte i giocatori però pensare a progetti ambiziosi è impossibile se non si creano delle strutture all’avanguardia, è una questione di mentalità, tante squadre hanno gli stessi problemi di infrastrutture, ci sono stadi in cui piove dentro, c’è bisogno di rifondare alle radici questo calcio moderno”

Ternananews Redazione

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