E’ stato finora uno dei giocatori più utilizzati da Tesser.
Più di questo non poteva certamente fare, visto che è stato sempre in campo. Ha la fascia di capitano sul braccio, in virtù della lunga militanza con la maglia rossoverde.
Lito Fazio è uno dei due “reduci” dalla promozione della Ternana in serie B. Sono rimasti soltanto in due, lui e Dianda (da tempo infortunato). Finora è arrivato a 92 presenze con la maglia della Ternana, e il traguardo di 100 è sempre più vicino.
Ma la partita con l’Avellino, per Lito, può essere una partita speciale nonostante non ci sia nessuna cifra tonda da dover festeggiare. Il capitano infatti pur essendo a Terni ormai da 4 stagioni, non ha mai fatto tanti gol, anzi. Normale per un difensore. Lui ne ha fatti due. Entrambi in trasferta: uno al Livorno, nel primo anno di serie B. Uno proprio ad Avellino, nella vittoria per 3 a 1 che permise a quella squadra di essere ancora più consapevole dei propri mezzi.
Era ottobre anche in quel caso (il 23 per la precisione) la Ternana era già prima in classifica. Ma non era ancora sicura che avrebbe annientato la concorrenza e Avellino è sempre stata una trasferta difficile. Ma quella Ternana giocò con una grandissima autorevolezza e porto a casa tre meritatissimi punti. Con Fazio che contribuì (di testa, su calcio d’angolo, arrivando da dietro) a mettere la partita in discesa già dopo una manciata di minuti.
Lito ha sempre avuto il carattere giusto per la Ternana. E’ sempre stato un giocatore che in campo ha dato tutto. Al di là degli errori, al di là della categoria. Ogni volta si è guadagnato sul campo (e in allenamento) i suoi spazi, fino ad arrivare titolare: prima in Lega Pro, poi in serie B (in tutti e due gli anni), infine addirittura capitano.
La partita con l’Avellino è per la Ternana una sorta di primo spartiacque della stagione: Lito che ha vissuto tante battaglie con la maglia rossoverde addosso potrà dare la carica e l’esempio. Non solo per rendere la squadra ancora più solida: sa addirittura come si fa a segnare. E’ l’unico custode dello spirito di gruppo che permise alla Ternana di tornare in B. Ora c’è una squadra completamente nuova, un gruppo completamente diverso, un altro allenatore.
Ma per costruire una mentalità vincente bisogna trovare il giusto mix. E magari anche la via del gol, a sorpresa.
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