Carbone: “A Ferrara conta il risultato”

Carbone: “A Ferrara conta il risultato”

Come di consueto, prima della rifinitura pre-Spal, si presenta in sala stampa l'allenatore della Ternana, Benito Carbone, per rispondere alle domande dei giornalisti sull'ultima partita giocata dalle Fere e sull'incontro che si disputerà domani al Mazza di Ferrara. 

Una settimana particolare: l'assenza di Avenatti, lo screzio con Palumbo, la festa di Natale…

"Veniamo da una sconfitta che è pesata a tutti i livelli, perchè dopo quattro partite importanti siamo caduti su quella che doveva farci andare avanti, ma questo deve essere uno stimolo in più per domani, perchè assolutamente dobbiamo tornare a casa con punti importanti. Per quanto riguarda Palumbo, uno screzio normalissimo, c'era un po' di tensione ed è stato giusto riprenderlo".

Negli scontri diretti non andiamo bene, come mai?

"Non ci sono partite alla portata, ma è un dato di fatto, gli scontri diretti li abbiamo sempre persi, forse è una cosa mentale. Ma noi ne abbiamo persi troppi di scontri diretti, ma ormai è successo e dobbiamo pensare solo a domani, a mettere in campo tutto quello che abbiamo, l'entusiasmo, perchè senza siamo morti. E lo spirito di sacrificio".

Il primo anno che ci trovammo in questa situazione, Toscano ci disse che la concentrazione di queste partite festive fa la differenza, sei d'accordo?

"Certo, è fondamentale. Se andiamo a Ferrara con la valigia in mano per andare a casa per Natale abbiamo già perso. Domani poi è più importante il risultato della prestazione, ma dobbiamo andare sempre con la stessa testa, coi nostri principi".

Si va verso l'11 di Frosinone, solo con Meccariello a destra…

"Meccariello lo ha fatto già il terzino destro, e anche sinistro, poi credo che lui sia un giocatore importante, è sempre stato titolare, e ho scelto di farlo giocare a destra per stare più protetto, serve attenzione e fisicità".

Della Giovanna è indisponibile?

"Si, si aggiunge a Coppola e La Gumina".

Avenatti è pronto per uno spezzone?

"Assolutamente si, lui è importantissimo per noi, ma domani non possiamo permetterci di regalare nulla a loro, nemmeno mezzo uomo. Io per primo devo mettere in campo una formazione che sta bene, mi riservo l'ultima decisione oggi, dopo la rifinitura. Ieri lo ho visto bene, ma la partita è diversa".

Si profila il varo di un nuovo tandem offensivo?

"Se non gioca Avenatti sicuramente, ci saranno Dugandzic e Palombi. Marko lo vedo concentrato, e lo vedo migliorare dopo ogni allenamento, e sono sicuro che ci tornerà utile; si sposa bene con Palombi, c'è una buona intesa fra i due, e possono fare molto bene. Le punte devono giocare vicine, in tutte e due le fasi".

Cosa si fa per supportare Germoni sul loro attacco?

"Sicuramente ci sarà Petriccione a dare una mano, ma poi c'è Germoni. Dipende da come li andiamo ad attaccare e da come ci fanno giocare".

Una curiosità: eri molto deluso post-Vicenza. Se tu avessi avuto tutti a disposizione, avresti cambiato qualcuno con la Spal?

"Ero deluso dal risultato, per i ragazzi, per i tifosi, perchè avremmo potuto uscire dalla zona pericolosa. Ma non per come sono entrati i ragazzi in campo, loro non entrano mai per perdere, ma sempre per vincere. Poi bisogna vedere anche la settimana che viviamo, come stanno i giocatori, ma in linea di massima no, non avrei cambiato, m ormai è passata, pensiamo a domani".

Il gruppo ha riassorbito bene il contraccolpo psicologico?

"Io la prima cosa che ho detto ai ragazzi è che parecchie volte siamo stati in questa situazione, ma ne siamo sempre usciti, e dobbiamo farlo anche questa volta. Questa è la Serie B, fai quattro partite bene, ne sbagli una e sei di nuovo nei playout, ma serve equilibrio, non siamo brocchi oggi come non eravamo fenomeni dopo le quattro partite buone. Molto dipende anche da quello che si respira intorno alla squadra, ma noi siamo vivi. La tensione non è un fattore negativo, anzi".

Alcuni numeri sono negativi, altri sono accettabili, ma quelli relativi al gioco sono positivi: come si spiega la discrepanza? Per errori individuali?

"Anche, e quelli non sono allenabili. Conta di più però fare risultato e giocare meno bene, ma io devo andare avanti nel mio modo di vedere il calcio, non mi piace prendere la palla a pallonate, mi piace giocare, e i gol che abbiamo preso spesso arrivano perchè rischiamo giocando palla a terra. Poi dobbiamo diventare bravi noi a saper leggere le situazioni, a capire quando rischiare e quando invece no; le situazioni in partita sono tante, non possiamo sempre pensare di poterla giocare".

Calciomercato: tutto deciso o le ultime due possono cambiare qualcosa?

"Noi ci stiamo già muovendo, ci saranno arrivi e partenze. In arrivo giocatori di qualità, poi non mi interessa l'età, servono giocatori che facciano al caso nostro.Spero anche di scendere un po' numericamente, perchè è difficile scegliere, non solo in partita, ma soprattutto in allenamento, non riesci a far allenare tutti".

Ipotizzabile che qualche ragazzo del settore giovanile possa andare a fare esperienza e poi tornare?

"Si, è probabile, può succedere, ma dipende anche dalle richieste e dalle squadre".

Sono previsti incontri con l'AU della Ternana?

"Stiamo già facendoli, di continuo, non possiamo aspettare il mercato".

Quando riprendete il lavoro?

"Lunedì, il 26 dal pomeriggio ci alleniamo. Dopo il 30, nove giorni di vacanze, l'8 ci ritroviamo per partire per il ritiro di Castel Rigone e il 14 faremo un'amichevole con il Siena, qui al Liberati".

C'è ancora l'ipotesi di allenarsi su altri campi?

"Non si può fare, creerebbe disagi a tutti. Comunque la società mi ha dato l'ok per rimettere un po' a posto l'antistadio: abbiamo buone strutture, vanno solo sistemate".