CdU – Pagni: “Ternana come una famiglia. Futuro? Mai contattato dall’Unicusano”
“I sei mesi vissuti a Terni sono stati straordinari sul piano professionale ed emotivo e rappresentano un tassello fondamentale nel mio percorso ultraventennale nel calcio. Ringrazio la famiglia Longarini per la fiducia che mi hanno accordato e sono fiero di averla ripagata contribuendo al raggiungimento di una salvezza memorabile e quasi insperata agli inizi di marzo”. Danilo Pagni analizza con evidente soddisfazione la sua esperienza in rossoverde. “Negli ultimi tre mesi di campionato – afferma il direttore sportivo di Castrovillari – la Ternana Calcio è diventata una vera famiglia, cementata durante i lunghi ritiri affrontati, nei quali si è creato un gruppo vero, solido e compatto. Al di là dei valori tecnici della rosa e dei grandi meriti di Fabio Liverani proprio questa coesione si è rivelata fondamentale per l’incredibile impresa compiuta. Per quanto mi riguarda sono orgoglioso delle felici intuizioni targate Diakité e Ledesma. Ma ovviamente senza una società forte, sempre pronta a supportarci in ogni modo e a soddisfare tutte le nostre richieste, questo prodigio non sarebbe avvenuto. All’indomani della vittoriosa trasferta di Ascoli ero convinto che esistessero i presupposti giusti per una stagione importante ma purtroppo la proprietà ha deciso di mollare e malgrado il mio stupore esprimo il massimo rispetto per questa scelta”.
Il suo futuro è ancora in rossoverde?
“Al momento non sono stato interpellato da alcun dirigente di Unicusano Campus, anche se mi ha telefonato il mio collega Luca Evangelisti, direttore generale di Unicusano Fondi, per chiedermi qualche informazione di natura tecnica e ambientale. Io vivo di calcio e quindi sarei pronto ad ascoltare un’eventuale proposta, valutando progetti e programmi. Tuttavia ritengo improbabile un’ipotesi del genere in quanto i potenziali nuovi proprietari del club hanno un organigramma ben definito. Di contro mi ha telefonato un presidente di un'altra società importante. Di sicuro sono motivatissimo, aggiorno ogni giorno il mio data-base e sono pronto a tuffarmi di nuovo nel lavoro con enorme entusiasmo”.
Come valuta il possibile cambio di denominazione della Ternana Calcio?
“Il momento è delicato, gli equilibri sono sottili e quindi non intendo prendere posizione su questa situazione. In passato ho sperimentato una soluzione simile a Salerno, quando la squadra è ripartita dalla D senza i colori granata e senza il nome Salernitana, giustamente rivendicati dai tifosi. Per fortuna abbiamo stravinto il campionato e le polemiche si sono placate, poi Lotito ha riacquistato il marchio e tutto si è risolto”.
Come vede il futuro immediato del calcio a Terni?
“Non sono in grado di fare previsioni, ma auguro il meglio all’Università Unicusano, ambiziosa e forte sul piano economico. E lo stesso augurio rivolgo ad altri eventuali nuovi proprietari perché questa è una piazza straordinaria, che merita il meglio”.