Pochi giorni fa SportItalia ha reso noti dei dati riguardanti le spese (per stipendi) della Serie B. Il monte ingaggi (aggiornato prima del mercato di gennaio) è uno degli indicatori più importanti per capire quanto è stato speso (al netto della spesa dei cartellini) per affrontare la stagione che si è appena conclusa. E visto che si dice che se hai i giocatori più bravi (e quindi più cari) è più facile vincere, la logica ci porterebbe a dire che chi spende di più ha i giocatori più forti e maggiori probabilità di vittoria.
Tutto questo però in B non è successo. E non è neanche la prima volta.
Dai dati che ha reso pubblici SportItalia (e che immaginiamo siano in qualche modo stati presi dalla Lega di B) abbiamo sommato la parte fissa più quella di bonus. Non è un calcolo quindi superpreciso (non è detto che tutti gli obiettivi siano raggiunti) anche perché dovremmo aggiornare questi dati con gli arrivi di gennaio. Ma rimane comunque un grande indicatore seppur non il Vangelo.
La squadra che ha speso di più è il Parma: 34 milioni e mezzo di euro. Ha chiuso 12esima, con il peggior gap possibile -11.
La seconda squadra che ha speso di più è il Monza, che non è riuscita però a centrare la promozione diretta nonostante i 25 milioni di euro spesi per i compensi dei suoi giocatori.
Al terzo posto un’altra grande delusione: il Benvento. I 20 milioni e passa di stipendi non sono serviti ai giallorossi per centrare la promozione visto che si sono classificati settimi.
La miglior performance l’ha fatta il Perugia: terz’ultimo monte ingaggi (6 milioni e 200mila euro) e playoff presi all’ultima giornata. Segue l’Ascoli che con 8 milioni spesi si è classificato in campionato al sesto posto (pur avendo il 15esimo monte ingaggi della B). Altra grande performance quella del Lecce che “guadagna” 6 posizioni: 11 milioni e settimo monte ingaggi per arrivare primi.
Da menzione anche il Cittadella che con l’ultimo (20esimo) monte ingaggi della B si è salvato agevolmente appena sotto la Ternana.
Ecco: la Ternana? La Ternana ha il decimo monte ingaggi. Secondo i dati di SportItalia ha speso 10milioni di euro (premi compresi). E si è classifica decima. Esattamente in linea con i parametri economici. L’unica squadra insieme a Brescia che ha mantenuto le aspettative. Forse anche per questo Bandecchi vorrebbe vedere qualcosa in più. Consapevole di aver speso il giusto (e non troppo) vede molti intorno a se certamente spendere di più e raccogliere meno, ma allo stesso tempo tanti che spendono meno e raccolgono molto più. A testimonianza che nel calcio non contano soltanto i soldi. Ma anche idee, lavoro, mentalità e ambiente. Oltre alla fortuna…
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