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Cittadella-Ternana, le 5 cose che abbiamo imparato

1. La Ternana è ultima in classifica ma in buona compagnia

Abbiamo imparato che la Ternana è ultima in classifica ma, per fortuna, ancora in compagnia. Oltre ai rossoverdi sono fanalini di coda anche Cesena, Ascoli e Pro Vercelli. Quattro squadre tutte a 13 punti. Ma c’è di più perché questo campionato pone davanti al gruppetto delle ultime altre 4 formazioni (Foggia, Entella, Spezia e Perugia) a quota 14. Segno di un grande equilibrio in fondo alla classifica.

 

2. Equilibrata o spregiudicata la Ternana continua a non vincere

Abbiamo imparato che la Ternana sia che giochi in maniera spregiudicata sia che lo faccia cercando maggiore equilibrio fa una grande fatica a vincere le partite. Nelle ultime giornate sono diminuite drasticamente le palle gol concesse agli avversari ma nonostante questo i tre punti non arrivano. Segno di una coperta che è ancora troppo corta.

 

3. Le “furbate” ormai sono solo mediatiche

Abbiamo imparato che le “furbate” di Pochesci ormai sono soltanto mediatiche. Anche questa volta ha provato a fare un po’ di pretattica ma poi all’uscita dallo spogliatoio i rossoverdi sono sempre quelli delle ultime giornate. Pochesci ha deciso su chi può contare ciecamente e su chi, ancora, no. A turno concede minuti a tutti nella speranza di avere segnali incoraggianti. Finotto ha risposto presente, Tiscione no.

 

4. La difesa migliora ma non basta

Abbiamo imparato che la fase difensiva della Ternana sta migliorando ma ancora non ha raggiunto quel livello di sufficienza che può consentire alla squadra di chiudere le partite senza subire gol. Contro un Cittadella pericoloso poco e nulla c’è scappato il mancato fuorigioco in occasione del gol di Arrighini (tenuto in gioco da Paolucci). La Ternana oggi non prende più le imbarcate d’inizio stagione segno di un maggiore equilibrio ma gli errori (purtroppo) continuano a pesare molto.

 

5. La squadra fatica a segnare

Abbiamo imparato che i giocatori della Ternana non sono veri e propri cecchini quando si tratta di calciare in porta. E’ vero che a Cittadella mancava Montalto che è il miglior realizzatore della squadra (5 gol in stagione) ma Albadoro prima e Carretta dopo non sono stati impeccabili. L’ex Bari non ha mai concluso in porta, il secondo si ma su tre occasioni nitide ha segnato un solo gol. Errore di mira anche per Favalli, uno dei migliori, in avvio di gara.  

Alessandro Laureti

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