Giornata di vigilia in casa Ternana. Domani c'è il derby contro il Cittadella, gara valida per la 7/a giornata di campionato. Di seguito la diretta testuale della conferenza stampa di Cristiano Lucarelli.
Ternana e Cittadella hanno subito 9 gol, solo due squadre hanno fatto peggio ma sono le due squadre che fanno più densità. Che partita dobbiamo aspettarci?
“Divertentissima – ride – siamo due squadre che in questo momento giocano facendo molta attenzione alla fase difensiva. Loro hanno un modo di attaccare diverso. Sono una squadra forte che quest’anno ha alzato l’asticella. Stamani ho visto il loro presidente, di solito defilato dalle vicende della squadra, ha fatto un appello alla città dopo averlo fatto tutti gli altri membri. Segno che la sconfitta dell’ultimo turno l’ha infastiditi. In questa settimana qualche scoria l’abbiamo intravista. Negli ultimi mesi abbiamo allenato questa squadra che è brava a giocare a pallone. La stiamo allenando per diventare squadra di guerrieri in campo. Spero che domani, quando l’arbitro fischierà saremo dentro la partita contro una squadra e lo dico sempre, mi preoccupa di più per il modo d’interpretare il match”.
Scorie?
“Un po’ di appagamento a tratti. Purtroppo, non ce lo possiamo permettere. L’ultima partita, per me è nel cestino dal momento in cui è finita”.
Non hai paura che la squadra pensi solo a giocare e a non contrastare il Cittadella?
“Ci sono dei compiti che loro fanno molto bene. Si vede dall’atteggiamento. La pressione delle mezzali sui terzini la si vede dalla postura dei giocatori. Ci sono quattro o cinque situazioni che portano avanti da qualche anno. Cercano sul mercato giocatori che hanno caratteristiche che utili al loro modo di giocare. La vera prova, per noi è domani. Non è prova di maturità o non maturità perché sono frasi non abbinabili al calcio. Dipende da cosa s’intende. Se vado a Cittadella, loro fanno 100 occasioni da gol e noi una e con quella vinciamo si potrebbe dire che siamo maturi. Discorso a parti inverse non saremo immaturi. E’ una partita importante domani per noi per continuare il processo di crescita che ci siamo imposti. Non c’è alcun tipo di appagamento. Sappiamo dove dobbiamo crescere. E seppur minimo deve esserci in ogni partita.
Partita da interpretare come il secondo tempo di Parma?
“No è una partita completamente diversa. Il Parma ha la qualità e la forza per fare la partita. Tu vai a Parma e lo metti in preventivo che c’è da soffrire. Io non credo che la Ternana nei primi tempi abbia sofferto. Se mi chiederete quante volte la Ternana riuscirà a chiudere l’avversaria nella propria area di rigore vi risponderò sempre mai. In serie B tutte le partite sono a sé”.
Avete fatto qualcosa di lavoro atletico in settimana, recupera qualcuno?
“Il carico di lavoro classifico della settimana di riposo”.
In ottica Palermo, recuperano gli infortunati?
“Capanni ha avuto un po' d’infiammazione al ginocchio. I primi giorni della settimana li ha salvati. Poteva essere anche a disposizione. Siamo 30 quindi significa che ogni settimana 7 restano a casa. Decidiamo in base al dettaglio: un allenamento in più, uno in meno, uno fatto bene e male oltre alle caratteristiche della partita e le tipologie d’interpreti più adatti a quella partita. Quest’anno si rischia calciatori che vanno dal campo alla tribuna e viceversa ma non per demeriti.
La ricerca, forse troppo eccessiva, del lancio per il centravanti (Favilli) sta monopolizzando la manovra offensiva?
“E’ una soluzione in più che abbiamo, un attaccante con caratteristiche diverse dagli altri. Ci saranno partite dove si potrà giocare e altre dove no. Ci saranno partite dove avremo bisogno di quello sfogo e altre no. Il calcio è ciclico. Tra tre anni tornerà fuori anche il contropiede. Ci sono allenatori molto più preparati di me, molto offensivi che hanno cambiato il modo di proporsi. Siccome sbagliavamo tanto, eravamo disattenti sulle preventive ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti. Erano più i contro che i pro. Abbiamo cercato di portare a nostro vantaggio le caratteristiche dei nostri giocatori. Abbiamo inserito giocatori con una diversa determinazione e cattiveria agonistica che hanno portato un cambiamento. Piano piano anche gli altri si stanno avvicinando ai loro standard. Per fare il rally non ci puoi andare con la macchina da F1. Siamo in B non in A. Se ci andremo si potrà giocare di più, forse. In B il primo pensiero è mettere in difficoltà l’avversario sull’impostazione di gioco. A me non fa impazzire ma mi adeguo”.
Esiste la volontà di recuperare quel fraseggio di una volta?
“L’elemento di determinazione di una situazione o l’altra è Palumbo. Quando lo riterremo pronto per poter ritornare in mezzo al campo la Ternana avrà un’espressione diversa. Fino a quando non avremo una certa garanzia su scalate, chiusure e altro andiamo avanti così. Davanti ti da e basta tant’è che in 6 partite ha fatto 4 assist che non sono pochi. Quando capiremo che – ci siamo – Antonio è un generoso ma deve imparare a gestire la troppa generosità che a volte ci mette in difficoltà dal punto di vista tattico. Ho visto la sua intervista. Lì sta facendo grandi cose. I numeri lo testimoniano”.
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“Ma avete mai visto uno che esulta e fa il pugno in giù?! – ride – il Cittadella in 6 partite ha avuto 4 rigori a favore e dovremo stare molto attenti. Non ricordo l’ultimo rigore a favore nostro. Il Cittadella davanti ha Asencio, Antonucci e altri giocatori importanti”.
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