C’è voluta una settimana di riflessione. Di chiacchierate. Di prime proposte. Di conferenze stampa in cui si è detto poco. Sembrava irremovibile, Stefano Bandecchi: non voleva avere più a che fare con il mondo del calcio.
Gli sputi presi dopo la sconfitta in casa contro l’Imolese avevano lasciato il segno. Avevano indotto il patron rossoverde a rivedere la sua posizione nel mondo del calcio.
In città in molti non avevano capito la posizione di Bandecchi. In tanti però avevano cercato di fargli cambiare idea. La riflessione è iniziata e Bandecchi ha cambiato idea. L’ha cambiata nella maniera più illogica – soprattutto per uno come lui. L’ha cambiata perché una volta messa in vendita ha scoperto che la Ternana è sua. Se la sente addosso. Sebbene sappia che la Ternana è dei tifosi e della città, se la sente addosso. Anche se è una squadra che non riesce a vincere, che gli fa spendere soldi, fa parte della sua vita.
Bandecchi non vende. Non vende neanche se la Ternana dovesse addirittura retrocedere. Bandecchi è tornato sui suoi passi. Ha fatto la cosa meno logica per un imprenditore. Ha ascoltato la passione. E la Ternana ha guadagnato un tifoso in più.
Ora però visto che come “noi” tifa e che i soldi ce li ha messi davvero vediamo di supportarlo.
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