E' arrivato il tanto atteso responso del CoViSoc sulla regolarità delle domande di iscrizione di tutte le squadre del calcio professionistico ai rispettivi campionati di appartenenza, e con esso sono arrivate anche tre esclusioni (momentanee) dalla lista delle società ammesse alla Serie B 2018/19.
Due delle escluse, Bari e Cesena, erano in realtà piuttosto attese, nell'aria possiamo dire, visti i guai finanziari ben noti delle due società; l'estromissione dell'Avellino, invece, non era stata preventivata come così certa, eppure è arrivata lo stesso. Tutte e tre le squadre sono rimaste al palo perchè la documentazione presentata non è risultata in regola, ma tutte e tre avranno modo di ricorrere, fino al 16 luglio una prima volta regolarizzando le loro posizioni e, se ce ne dovesse essere ancora bisogno, il 26 luglio al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni.
Le situazioni, però, sono tra loro abbastanza diverse. Il Bari tenterà fino a lunedì di raccogliere 3,5 milioni di euro tramite azionariato popolare, l'importo necesario mancante per la ricapitalizzazione; l'Avellino dovrà soltanto ripresentare la fidejussione e, nel caso la presentasse corretta rischierebbe "soltanto" di partire con la penalizzazione. Quella del Cesena, invece, resta la situazione più difficile da risolvere, ormai quasi al limite dell'impossibile.
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