Da Bari a Bari, da tre a quattro: se la svolta è sempre dietro l’angolo

Vi ricordate un girone fa. Ternana in crisi. Non solo di risultati ma anche per colpa degli infortuni. Per la trasferta di Bari c’era un solo difensore a disposizione: Bastrini. Il resto fra squalifiche e infortuni non era a disposizione. E allora Tesser decise che si poteva passare a tre, visto che la linea a 4 non riusciva a dare garanzie appropriate, meglio difendersi con un uomo in più. Puntare sull’esuberanza di Popescu (fino ad allora praticamente inutilizzato) e sulla vigoria atletica di Valjent (fino a quel momento utilizzato come centrocampista). Fazio e Vitale sugli esterni.

Fu un trionfo. La Ternana vinse a Bari e giocò bene. I tre difensori centrali si comportarono benissimo. Anche Popescu che si è preso un 5,5 in pagella ma solo perché venne espulso e ha lasciato la squadra in 10. Il nostro commento è stato assolutamente positivo.

Stavolta è successo esattamente il contrario. La necessità di vincere, di dare maggiore brio all’attacco ha spinto Tesser all’altro modulo, il “suo” 4-3-1-2. Il ritorno al trequartista, insomma. O al centrocampo a rombo, se preferite. E la squadra ne ha beneficiato, senza però perdere solidità.

Valjent stavolta ha giocato (bene) a centrocampo, Popescu, ancora in campo ha dimostrato ancora una volta le sue doti (pur avendo contro il migliore degli avversari), Bastrini è rimasto il leader. A questi si è aggiunto Meccariello, come difensore centrale. Il migliore del pacchetto difensivo. Scommessa vinta ancora una volta, se di scommessa si può trattare visto che questi sistemi di gioco sono stati provati costantemente dall’allenatore in ogni sessione di allenamento.

Quando si dice che il lavoro paga, questa ne è la riprova. Non serve perdere la bussola, non serve indicare per forza un colpevole. Serve lavorare. E con il lavoro i risultati non possono non arrivare. Concentrazione e lavoro. Solo così la Ternana può uscire dal tunnel.

Certo, poi ci sono altre variabili: come la fortuna, il momento di forma dei giocatori, i cicli. Ma la base ci deve essere. Altrimenti tutto diventa improvvisazione. Tesser (che sicuramente avrà anche sbagliato durante questa stagione, nessuno lo nega, lui per primo) è la garanzia di tutto questo. Appoggiato e supportato da un gruppo di giocatori che lo seguono. Con cui c’è confronto.

Speriamo che, come all’andata, sia nata una “nuova” Ternana. Stavolta con la difesa a 4 e un attaccante in più!