Da via Aleardi urla contro gli arbitri: Zadotti e la frase al veleno sul pensar male
Ormai sembra evidente. La Ternana è una squadra dal rendimento altalenante, fin troppo; e qualcosa serve sul mercato, tutti d'accordo. Ma il fattore arbitri ormai ha portato la misura ad essere colma. Per tutti. Tifosi, allenatore, giocatori e – finalmente con i toni più duri – anche la società. Da via Aleardi, dopo la chiamata in Lega, il presidente Francesco Zadotti ha alzato ancora la voce. Comunicato all'Ansa di vero fuoco dopo l'ennesimo rigore contro non inventato ma quantomeno generoso, questa volta con l'arbitro Ghersini protagonista: "Questo nostro campionato è falsato. La misura è colma. La società che presiedo, i tifosi della Ternana e la città di Terni meritano rispetto. Pretendiamo un intervento deciso da parte delle autorità competenti per non assistere più a situazioni come quella vista oggi a Vercelli". Parole dure ma sacrosante.
A qualcuno sarà sfuggita anche un'altra battuta di settimana scorsa proprio del presidente al Messaggero: "Siamo talmente sfortunati da esser quasi autorizzati a pensar male. Non sono tipo da retropensieri, ma quando è troppo è troppo". Insomma, una frecciata non da poco a una classe arbitrale che tratta la Ternana troppo spesso coi guanti usa e getta. Veleno puro che serve perché cambi qualcosa: assurdo avere puntualmente il fischietto al contrario con le Fere in campo, assurdo non aver ancora avuto mezzo rigore… e siamo arrivati a Natale, metà campionato.
Che la Ternana debba cambiar passo è evidente: senza continuità si rischia, altro che sognare. Ma senza arbitri decenti, rischia questo campionato di perdere di senso. E lo sfogo di Zadotti è sacrosanto. Non sia un alibi, ma sia sollevato il problema. Finalmente.