Dal 433 all’astinenza da gol: il punto sul Modena. Dopo Avellino, occhio alla voglia di rivalsa…

Siamo solo alla terza giornata, è vero, ma il Braglia sembra essere sempre più il teatro prescelto per legare Modena e Ternana in sfide, se non decisive, molto importanti. La partita del 16 maggio scorso, con il successo rossoverde firmato Fazio-Avenatti, salvò di fatto le Fere alla penultima giornata e condannò contemporaneamente i gialloblu a passare per il purgatorio dei playout. Ovviamente l'anticipo della terza giornata, che si giocherà venerdì alle 19, non ha neanche lontanamente lo stesso peso, ma conta già molto per questi due club, accomunati da una partenza stentata in campionato, seppur per motivi diversi.

La Ternana, ovviamente, paga lo scotto di un gruppo assemblato troppo tardi per essere pronto per il primo mese di campionato: contro il Cagliari è arrivata una risposta importante e ora si va in Emilia per trovare continuità, con l'obiettivo di fare il primo colpo grosso. D'altro canto i ragazzi di Crespo sono reduci da due sconfitte nelle prime due giornate, con il beffardo risultato di Avellino che ha visto i canarini uscire sconfitti dal Partenio-Lombardi col punteggio di 2-0, dopo aver dominato in lungo e in largo sugli uomini di Tesser (salvati da un legno e da cinque veri e propri miracoli di un incredibile Frattali).

Che squadra è il Modena? Una formazione giovane, rinnovata e con talento, che ha fatto vedere tanto bel gioco nei primi 180' del campionato, ma che, al momento, è l'unica a non aver trovato la via del gol (in attesa del recupero odierno di Ascoli-Entella, con i marchigiani ancora a secco). Appare, infatti, in sofferenza il tridente trainato da Granoche – un top indiscusso per la categoria – con ai lati Luppi e Nizzetto.

Sowe, Stanco e, soprattutto, il talentuoso slovacco classe '96 Vestenicky scalpitano per trovare un posto da titolare nel 4-3-3 di Crespo, tecnico reduce dall'avventura sulla panchina della Primavera del Parma e ancora tutto da verificare: il modulo di riferimento non cambierà contro le Fere, ma potrebbero esserci degli aggiustamenti anche in ottica turno infrasettimanale. Il reparto difensivo del Modena è sicuramente ben coperto: ecco perchè l'ex attaccante di Inter e Chelsea starebbe pensando al turnover nella linea a 4 gialloblu, per far tirare il fiato ai centrali Cionek e Marzorati. L'alternativa è Gozzi, visto come un centrale di assoluto livello da Crespo: tre soluzioni possibili, dunque, per i due centrali, con sempre Calapai e Rubin ai lati.

A centrocampo torna Luca Belingheri, al posto di Olivera sul centrodestra: l'ex Livorno è sicuramente il giocatore con più talento puro dell'organico modenese. Una rosa profondamente ringiovanita e rinnovata, che complessivamente sembra però essere un gradino sotto a quella rossoverde. Ecco, dunque, i principali dubbi pre-Ternana: Aldrovandi al posto di uno tra Cionek e Marzorati, Gozzi per Calapai e Sowe per Luppi (o, più improbabile, Nizzetto).

Contro le Fere saranno diverse le assenze: mancheranno gli infortunati Marchionni, Osuji, Zoboli, Bentivoglio e Mazzarani (al massimo potrà trovare posto in panchina, senza però poter subentrare), oltre ovviamente a Daniele Galloppa e Stefan Popescu, entrambi in ritardo di condizione (potrebbero, al massimo, essere convocati e presenziare in panchina come Mazzarani). Indisponibile, inoltre, il centrocampista ghanese classe '97 Besea. Occhio, soprattutto, alla voglia del Modena di riscattare la beffa, sportivamente assurda, di Avellino: finora in 360 minuti di competizioni ufficiali in stagione, i gialloblu hanno gonfiato la rete solo con Granoche (tripletta in Coppa Italia al Tuttocuoio). Ecco perchè la già importante sfida del Braglia è ricca di insidie.