Diego Peralta si presenta: “Colpito dalle ambizioni e dalla rosa”
Giornata di presentazioni in casa Ternana che ha dato il benvenuto a Diego Perlata e a Cesar Falletti.
Cosa ti ha convinto a venire alla Ternana?
"Le ambizioni che ha la società e l'organico della squadra. L'anno scorso credo sia stata un'annata positiva. Le due precedenti un po' meno. Spero di migliorare i numeri della passata stagione".
Quali sono le tue qualità?
"Sono un attaccante esterno, posso giocare a destra e a sinistra. Ho giocato anche da trequartista. Le mie caratteristiche principali sono dribbling e tiro in porta".
Prima impressione del gruppo?
"Sono rimasto colpito dalla grande organizzazione che c'è in casa Ternana. Mi sono trovato veramente bene nel gruppo fatto di ragazzi simpatici che hanno voglia di fare bene. E' piacevole stare qua".
Hai giocato pure punta centrale?
"No anche perché la statura non mi aiuta. Ma se il mister me lo chiederà farò pure quello".
Sarai del match per la prima di campionato che cade il giorno del tuo compleanno?
"Non lo so, spero di essere del gruppo e di farci un bel regalo vincendo all'esordio".
Primo impatto con Lucarelli?
"Ho parlato con il mister e mi ha ribadito che le due fasi sono fondamentali. Sono stato allenato da Gattuso che mi ha formato dal punta di vista difensivo".
Conoscevi qualcuno della rosa?
"No ma sono tutti super disponibili".
Come stai?
"Ho avuto qualche problema nei playoff. Pensavo di averlo superato ma poi si è ripresentato in ritiro. La prossima settimana dovrei rientrare nel gruppo".
Lucarelli vuole che gli esterni d'attacco non arrivino a fine partita perché esausti…
"A Pisa sono subentrato tante vole e non credo ci siano problemi. Che si giochi 60' o 30' l'importante è riuscire ad incidere".
Coppa Italia e subito dopo campionato…
"L'importante è passare il turno mercoledì e iniziare nel modo migliore il campionato".
Com'è stata l'esperienza in Spagna?
"Per alcuni aspetti positiva. Peccato i tre cambi di allenatore che non hanno influito nel mio processo d'inserimento nella squadra. Esperienza comunque positiva e formativa".
L'allenatore con cui sei cresciuto di più e dove puoi ancora migliorare?
"Sicuramente Gattuso che ho avuto due anni a Pisa e il suo secondo Riccio. Mi ha fatto capire cosa vuol dire fare il calciatore. Devo migliorare nella finalizzazione e quindi nel numero di gol e mettere più attacco alla profondità".
Che girone è quello di C?
"Bello e stimolante. Le differenze con gli altri sono soprattutto fisiche ma alla fine il pallone è lo stesso".