E’ davvero l’attacco il problema?

Ci vuole pazienza ma i risultati della Ternana sono obiettivamente brutti, non rispecchiano fedelmente il trend dei numeri

La Ternana nelle ultime partite (nella gestione Andreazzoli) ha segnato soltanto due gol su rigore. Nelle precedenti 4 un solo gol di Partipilo, a risultato ampiamente acquisito, contro il Pisa. Insomma la macchina perfetta si è inceppata ben bene. Ma le occasioni? 

Beh il dato è molto interessante, perché la Ternana nella gestione Andreazzoli, ha segnato i suoi record di palle gol create. Ben due volte – di seguito (Venezia e Como) battuto il record del campionato. Mai la Ternana era stata così pericolosa: e a questo punto mai era stata anche così “sfortunata”. La fortuna – lo diciamo spesso – non esiste. O come minimo si riequilibria. E infatti poi succede che vinci una partita come quella contro il Cagliari il maniera rocambolesca (pur avendo tutti i meriti del mondo). Però il gioco offensivo della Ternana funziona. Il problema è che non funziona la realizzazione e qui si può intervenire poco, se non a livello psicologico. Oppure dobbiamo pensare che all’improvviso a tutta la batteria degli uomini d’attacco rossoverde sia venuto il morbo dei piedi a banana. E’ vero che alla fine anche questi numeri si riequilibreranno, ma la Ternana che crea, non può rimanere a bocca asciutta così tanto.

E la fase difensiva? Con Andreazzoli, numeri alla mano, non è certo migliorata. Gli XGol dicono che la Ternana avrebbe dovuto subire molti più gol di quanti ne ha presi. Ma in questo caso ci vengono incontro anche altri numeri: quelli del cronometro.

Anche prima la Ternana andava incontro ad imbarcate: mai però come quella contro il Cagliari, dove si registra il dato peggiore. Ma sia Pisa che Como (che hanno lo stesso dato di XGol subiti 2,22) hanno un timing diverso. Il Pisa prima le ha date e poi si è fermato. Contro il Como è successo il contrario: che la Ternana si è consegnata all’avversario, dopo il 2-0 e dopo un grande pressing dove avrebbe meritato certamente di più.

Insomma, saremo ripetitivi: ci vuole pazienza. Ma i risultati della Ternana, che sono obiettivamente brutti, non rispecchiano fedelmente il trend dei numeri. Che sono quelli che invece deve guardare un allenatore. La prestazione oltre il risultato. Il lavoro che porta frutti. E questa Ternana – che ha intrapreso una strada nuova – sta già facendo vedere i primi frutti. 

Anche perché altrimenti bisognerebbe scegliere: non fra Andreazzoli e Lucarelli. Ma tra quello che i giocatori della Ternana (a sprazzi) hanno dimostrato di saper fare e quello che invece oggi non riesce. Non può esserci sempre una giustificazione…