Ecco cosa abbiamo imparato dal derby

Ormai diverse ore sono passate dal fischio finale di Ghersini e il cuore di chi scrive, come quelli di tutti gli sportivi umbri, è ancora pieno di un misto di emozioni fortissime. Perchè il derby è stato adrenalina, gioia e sofferenza per 84 minuti, per poi diventare sconcerto e profonda tristezza in quel maledetto finale di partita. 

Voi, appassionati e fedeli lettori e amici di TernanaNews, avete l'abitudine di visitare il nostro sito, il giorno dopo ogni impegno delle nostre Fere, per leggere le nostre rubriche di analisi e approfondimento delle partite. Oggi è ancora troppo difficile, però, dedicarsi ad una dettagliata analisi di un confronto calcistico come se nulla fosse successo – e forse neanche sarebbe giusto, ma questa è una valutazione che sta alla sensibilità di ognuno di noi. Oggi, a malincuore, non leggerete le "5 cose": perché, purtroppo, quello che abbiamo imparato ieri al Curi è quanto, a volte, la vita reale si intrecci con quel mondo fatto di speranze, sogni e passioni come il calcio: e tutto sembra avere meno significato. Ti induce a riflettere. Ecco allora quello che abbiamo imparato: a riflettere un momento in più. 

Il nostro pensiero allora va alla famiglia Neri per la perdita del signor Osvaldo e per una pronta guarigione della moglie. Abbiamo imparato che anche in un clima da derby tutto passa in secondo piano rispetto agli affetti, alla vita. L'applauso dei tifosi del Perugia ai giocatori della Ternana lo sta a testimoniare. E questo atteggiamento, costruttivo, dovrebbe essere sottolineato da tutti, non solo da noi diretti interessati che abbiamo vissuto questa esperienza in prima linea.