Ecco i sistemi di gioco preferiti da Andreazzoli perfetti per la Ternana

In carriera l’allenatore toscano ha usato il 4-2-3-1 e il 4-3-1-2

Quali sono i sistemi di gioco preferiti da Aurelio Andreazzoli? Sono adatti alla rosa della Ternana? Due domande che immaginiamo molti di voi si saranno posti in queste ultime ore. Due quesiti ai quali in questo articolo proviamo a dare una risposta.

L’allenatore di Massa ha esordito come responsabile di prima squadra con il 4-2-3-1. Erano gli anni della Roma di Rudi Garcia prima e Luciano Spalletti dopo. In quella squadra oltre ai fuoriclasse Marquinhos, De Rossi e Totti c’erano anche Pjanic e Burdisso tanto per fare qualche nome. Una Roma divertente, spensierata che aveva in Osvaldo l’unico terminale offensivo.

Questo sistema di gioco evoca nei tifosi della Ternana splendidi ricordi come la magnifica cavalcata in Serie C culminata con la vittoria del campionato e della Supercoppa di categoria.

Ma Andreazzoli non si è limitato a sviluppare un solo sistema di gioco. Il suo Empoli che conquistò la promozione in Serie A giocava con il 4-3-1-2 e davanti poteva contare su quell’Alfredo Donnarumma che oggi è costretto a guardare i suoi compagni dalla tribuna perché infortunato.

Quest’ultima soluzione tattica è molto vicina all’abito che Cristiano Lucarelli aveva cucito addosso alla sua creatura. L’unica differenza il numero di trequartisti e di conseguenza delle punte.

Se Andreazzoli dovesse riproporre il 4-3-1-2 allora ci sarà più spazio per il parco attaccanti rossoverde e Falletti tornerebbe a giocare nella sua posizione ideale abbandonando così la corsia di sinistra dove non è riuscito, ancora ad incidere come in passato ha dimostrato di saper fare partendo dietro le punte.

Quindi la risposta al secondo quesito è “sì” almeno sulla carta. Perché poi bisognerà vedere quanto tempo e se la squadra saprà recepire i nuovi principi di gioco che l’allenatore vorrà introdurre. Il tempo ce lo dirà. O meglio, il calendario visto che da qui al 26 la Ternana giocherà 5 partite.