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ESCLUSIVA TN, Salzano: “Ternana la mia seconda famiglia, il gol nel derby un’emozione unica”

L'amore per la Ternana e Terni, il dispiacere di aver lasciato una città che lo ha accolto per 4 anni facendolo crescere non solo a livello calcistico, l'emozione del gol nel derby di Supercoppa. Aniello Salzano, 4 anni con indosso la maglia rossoverde, ha parlato di questo e non solo nella nostra intervista. Ecco le sue parole: 

Nello, innanzitutto come sta procedendo la tua nuova avventura?

“Sta procedendo alla grande, ho trovato subito un grande gruppo che mi ha accolto bene, la società sta facendo le cose seriamente e vuole far bene anche in questa categoria”;

Domani sarà derby, come vivono i giocatori l'attesa per questa partita?

“Sono giorni adrenalinici, diversi dai soliti che accompagnano le altre partite, senti il calore dei tifosi che ti supportano e ti caricano, il derby a Terni è una partita molto sentita, sono sicuro che i miei ex compagni faranno una grande prova domani”;

Tuo il gol nella finale di Supercoppa, che emozione è stata?

“E’ stato qualcosa di incredibile, peccato non aver condiviso questa gioia con il pubblico che causa Covid non è potuto essere presente allo stadio , sarebbe stato ancora più bello festeggiare con loro. Me lo terrò stretto tra i miei ricordi più belli perché oltre alla soddisfazione personale del gol ha permesso alla società di vincere la prima Supercoppa della sua storia. Poi farlo nel derby ha tutto un altro sapore”;

Sei ancora in contatto con i tuoi ex compagni?

“Si, li sento ancora anche perché dopo 4 anni è stato difficile lasciare Terni e la Ternana. Si era creato un bel gruppo, per me la Ternana è stata come una seconda famiglia, sono stati anni indimenticabili, alla città e al club sarò sempre grato. La Ternana è stata una delle società nella quale mi sono trovato meglio nella mia carriera da calciatore, a Terni ho cresciuto la mia famiglia, mi è dispiaciuto lasciare però ho dovuto fare delle scelte sulla mia carriera”;

Grandi festeggiamenti nello spogliatoio dopo il derby vinto ad Aprile, puoi raccontarci com’è andata?

“Quando si vincono i derby non si può non festeggiare, nello spogliatoio quando vinci partite del genere c’è tanta soddisfazione sia tra noi giocatori che tra lo staff. E’ stata una grande festa”;

Che differenza c’è tra la Serie B e la Serie C?​​​​​ 

“La differenza sta nel modo di stare in campo, in Serie B trovi squadre molto organizzate, anche a livello tecnico la qualità è più alta mentre in Serie C c’è più agonismo. In Serie B devi abbinare le due cose”;

L’anno scorso è stato difficile ambientarsi in un campionato nuovo?

“Non lo è stato perché la maggior parte dei giocatori del gruppo avevano già giocato in B, è normale all'inizio avere qualche difficoltà soprattutto dopo tanti anni di C, la Serie B è un campionato difficile”;

L’anno della promozione sembravate imbattibili, qual è stata l’arma vincente di quel gruppo?

“La nostra forza è stata l’unione del gruppo, tuttora ci sono grandi professionisti che remano tutti verso la stessa direzione, grazie a quell’alchimia creata tra noi e lo staff siamo riusciti a compiere qualcosa di straordinario, quell’anno poche squadre potevano batterci”;

Qual è stato il tuo rapporto con Lucarelli?

“Di stima reciproca, siamo due professionisti e abbiamo sempre dato il massimo l’uno per l’altro”;

Come si vive da dentro lo spogliatoio il rapporto con il Presidente?

“A livello personale quando ci veniva parlare ci dava una carica assurda, c’è sempre stato per la squadra”;

Tra i nuovi arrivi chi ti ha impressionato maggiormente?

“Secondo me Favilli, al di là dei problemi fisici, è un gran giocatore non a caso ha giocato anche in Serie A, Corrado farà parlare molto di sé, è un ragazzo serio, lavora duramente tutti i giorni e ha tutte le qualità per arrivare a traguardi importanti”;

Infine, un giocatore che vedi protagonista domenica?

“Secondo me Antonio Palumbo può caricarsi in ogni momento la squadra sulle spalle, un gran giocatore che sta avendo una crescita esponenziale, ha grandi giocate ma ce ne sarebbero tanti altri da nominare. Lo stesso Alfredo Donnarumma è un bomber di razza, ogni palla vagante in area è la sua, il capitano Defendi è un altro che ha il carisma giusto che serve in queste partite e poi Anthony (Partipilo, n.d.r) che oltre ad essere un calciatore eccezionale è anche un amico speciale, un vero fratello per me".  

Ternananews Redazione

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