Falletti history X: storia di una rosa che ora deve necessariamente sbocciare
Quando arrivarono, tra l’entusiasmo generale, nell’estate 2013, Cesar Falletti e Felipe Avenatti furono acclamati come futuri “crack” del calcio uruguagio, fresco di medaglia d’argento nel mondiale u20 appena disputato, per la soddisfazione del ds Vittorio Cozzella che aveva acquistato entrambi spendendo una cifra vicina ai 4 milioni.
Sulla panchina rossoverde, al momento del loro arrivo, sedeva ancora Domenico Toscano. Il tecnico calabrese fu subito impressionato dalle doti tecniche di Cesar Falletti, tanto che, non appena arrivò il visto dall’Uruguay che ne permetteva l’utilizzo in gare ufficiali, l’allora tecnico della Ternana lo mandò in campo nella partita, poi pareggiata 2 a 2, contro il Cittadella. Falletti lasciò una buona impressione negli occhi dei tifosi in quello scampo di match: a ottime doti tecniche, il centrocampista abbinava una buona velocità e una discreta abilità sui calci da fermo, tanto che, in quella occasione, sfiorò il gol su punizione. Nella prima parte del campionato 2013/2014 Cesar Falletti collezionò ben 21 presenze, disputando praticamente tutte le partite e mettendo in mostra qualche buona dote, ma anche un rendimento molto discontinuo, che lo vedeva alternare sprazzi di classe ad errori banali.
Poi, dopo l’esonero di Toscano ed il conseguente avvicendamento con Attilio Tesser, Cesar Falletti sparì dai radar. Nonostante, infatti, l’uruguagio sembrasse il trequartista su cui il tecnico di Montebelluna avrebbe potuto costruire il suo 4-3-1-2, questi decise di puntare su altri interpreti, relegando uno dei grandi acquisti del mercato estivo ad un ruolo marginale. Nella seconda parte di campionato, infatti, Cesar collezionò ben 12 tribune, vide la partita dalla panchina per 5 volte ed entrò in campo solo in 4 occasioni, senza mai partire titolare. La prima stagione non è mai facile per un giocatore così giovane, si sa, soprattutto se lontano da casa e in un campionato complesso dal punto di vista fisico e tattico come la serie B.
La stagione 2014/2015, quindi, dopo un primo anno di ambientamento, doveva essere quella della svolta. Felipe Avenatti, dopo una prima stagione con più ombre che luci, confermò le aspettative rivelandosi un vero e proprio trascinatore, fin da subito, per la Ternana. Falletti, invece, ancora stentava ad integrarsi nello scacchiere tattico di Tesser, che gli concedeva solo qualche spezzone di partita, soprattutto nel caso in cui la Ternana fosse chiamata a recuperare il risultato. Così come nella precedente, Falletti alternava ingressi in campo ottimi a brutte prestazioni. Le difficoltà aumentarono con il cambio di modulo, ma, proprio quando Falletti sembrava essere destinato nuovamente ad essere relegato ad un ruolo marginale ecco il colpo del campione: derby di andata contro il Perugia al Renato Curi, squadra in svantaggio per 2 a 1 contro gli storici rivali, Cesar Falletti, servito al limite dell’area salta in velocità tutta la difesa del Perugia, salta anche Koprivec che gli si para davanti, calcia in porta ed è gol (poi attribuito ad Avenatti che aveva toccato sulla linea, ndr). Tifosi rossoverdi in festa e Falletti finalmente decisivo in una delle partite più importanti per tutto l’ambiente ternano. L’ottimo ingresso in campo con il Perugia, però, non bastò per guadagnare a pieno la fiducia di Tesser che, nelle due gare successive vinte contro il Catania in casa e contro il Frosinone al Matusa (Ternana unica a riuscirci da un anno e mezzo, ndr), preferì la compattezza trovata con il 3-5-2, all’estro discontinuo che forniva Falletti nel 4-3-1-2. Così la stagione continuava, con lo stesso leitmotif che aveva caratterizzato la precedente all’insegna della discontinuità.
Ma, ancora una volta, nel momento più difficile Tesser, che pure fino ad ora lo aveva dosato col contagocce, decide di mandarlo in campo per dare un segnale ai suoi. Minuto 34 della partita contro il Modena, match decisivo per la stagione rossoverde, Ternana sotto per 1 a 0 a causa dello sciagurato autogol di Meccariello. Fuori Vitale, dentro Falletti. Questa volta, si vede fin da subito, l’uruguagio sarà decisivo: prima salva su Granoche, partito in contropiede, poi, dall’altra parte del campo tiene in apprensione la difesa del Modena con la sua velocità. Al 45’ arriva il pareggio di Capitan Fazio, ma è dall’ingresso di Cesar che la Ternana ha iniziato ad essere realmente pericolosa. Finisce la prima metà di gioco, inizia la ripresa. La voglia di spaccare il mondo ancora non sembra essere passata ed è ancora Cesar il più pericoloso dei suoi: in almeno 3 occasioni entra in area facendosi beffe dei difensori avversari e conclude verso la porta di Pinsoglio, con scarsa precisione. Poi il calcio di punizione che svolta la stagione rossoverde. Lo batte proprio Cesar. Il calcio di punizione, in verità, non è dei migliori, ma la barriera lo respinge sui piedi di Avenatti che insacca con un sinistro chirurgico: è 2 a 1. Come a Perugia è una delle giornate di Falletti, uomo chiave della svolta.
Ora è tempo dell’ultima di campionato, Ternana in casa contro il Varese. Cesar non ha più tempo per sbagliare, perchè è riapparso sui radar di Tesser che lo prova da titolare in un possibile 4-3-1-2. Il tempo della discontinuità è finito, ora è veramente tempo di sbocciare per Cesar Falletti. E “se son rose fioriranno”.