Favasuli, l’uomo che entra e cambia la partita
Anche a Lecco l’ingresso dell’ex viola ha contribuito alla rimonta delle Fere
Potrebbe essere preso un po’ come talismano perché quando entra in campo lui qualcosa succede, spesso in positivo. Almeno nell’ultimo periodo è così. E’ la storia di Costantino Favasuli, calabrese di Africo cresciuto nella Fiorentina, affermato con la maglia della squadra primavera viola. Il passaggio alla Ternana per la prima stagione tra i protagonisti insieme ad altri due colleghi delle giovanili: Distefano e Lucchesi. Attaccante il primo difensore l’altro.
Favasuli ha catturato l’attenzione dei tifosi prima degli altri due: motorino instancabile, sempre aggressivo, propositivo e soprattutto duttile visto che se la cava bene sia a sinistra che a destra. Cinque volte da titolare nella sua stagione, ma dieci volte subentrato tanto che solo due volte è rimasto a guardare. In totale i 721 minuti giocati (1 assist) certificano la sua utilità per un collettivo nel quale si è ritagliato un ruolo importante. A volte fondamentale come nelle ultime due uscite con Breda in panchina.
La Ternana soffre per un tempo, entra il ragazzino classe 2024 e la storia del match cambia. Così è stato contro la Feralpisalò e così è stato ancora di più domenica a Lecco.
Perché la Ternana con lui in panchina aveva incassato due gol e sembrava essere in balia dell’avversario. Ma dall’inizio della ripresa tutto è cambiato. La storia è troppo recente per essere raccontata ancora una volta. Noi preferiamo soffermarci su Costantino Favasuli che è diventato protagonista ancora una volta facendo il vuoto sulla corsia mancina dove spesso ha trovato la collaborazione dei suoi vecchi colleghi in “viola”. Distefano ad attaccare e Lucchesi a sovrapporsi. Un bel feeling tra i tre, in campo e fuori. Tutti e tre protagonisti con una differenza. Gli altri hanno già trovato la via del gol. Costantino sta aspettando il suo momento. Intanto però cresce godendo di una partecipazione importante alla rinascita della Ternana. Apprezzato dal tecnico e da tutti i compagni di squadra. Per un esordiente non è niente male.