Febbre da derby, Garritano: “Grazie a quel gol sono nella storia”
“Prima di scendere in campo Benatti mi prese da una parte e mi disse, ragazzo sei giovane ma se segni oggi nel derby resterai nella memoria di tutti. Giocai e segnai il gol del 2-0 sul Perugia. Benatti aveva ragione. Questo per me è il derby”. A parlare è Salvatore Garritano, attaccante calabrese che ha scritto pagine importanti della storia rossoverde. Con la maglia della Ternana ha vinto due campionati, quello di B della stagione '73/'74 e a distanza di molti anni quello di C2 ('88/'89). Buono anche lo score, 69 presenze e 19 gol, 10 dei quali nella prima stagione.
“In carriera di derby ne ho giocati tanti e importanti. Torino-Juventus, Sampdoria-Genoa, Brescia-Atalanta ma ancora oggi se qualcuno mi dice qual'è per me il derby rispondo Ternana-Perugia. Sarà perché l'ho vissuto da giovanissimo. Ero all'inizio della mia carriera. Ricordo che per strada, al bar, al supermercato, insomma ovunque non si parlava d'altro che di questa partita. Non una sfida come tante ma la sfida per eccellenza. Il campionato ruotava intorno al confronto diretto con il Perugia”.
Campione d'Italia con il Torino nella stagione '75/'76, Salvatore Garritano è stato anche compagno di squadra di Pierpaolo Bisoli prima nel Bologna, poi nella Pistoiese.
“Era una ragazzo taciturno, nonostante questo scherzavamo molto. Non avrei mai pensato che sarebbe diventato un allenatore. Ci è riuscito, sta ottenendo risultati importanti e di questo ne sono contento. Però io ho nel cuore la Ternana e da amico ed ex compagno gli dico: sabato vinciamo noi, i tre punti andrai a prenderli da qualche altra parte, non mancherà sicuramente occasione”.
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“I derby vanno presi con le pinze. Se si affrontano con l'obiettivo di non prendere gol allora si va incontro a grossi rischi. Capisco l'importanza della posta in palio ma non bisogna snaturare la propria identità di gioco, anzi. Io sono sempre dell'avviso che ai propri tifosi bisogna far vedere il gioco. Ci vuole però tanta attenzione e concentrazione perché queste sono partite che possono sbloccarsi anche con un episodio”.
Appesi gli scarpini al chiodo, Garritano vive ancora di calcio…
“Lo scorso anno ho superato il corso da direttore sportivo a Coverciano. Non nascondo che mi piacerebbe iniziare questa mia nuova vita calcistica così come ho iniziato la prima, ovvero nella Ternana. Mi ritengo un giocatore fortunato, ho avuto la possibilità di chiudere con il calcio giocato nello stesso modo con cui avevo iniziato: vincendo un campionato con la squadra che porto nel cuore”.