Forza Ternana, non pensare ai guai, ora serve l’impresa

I rossoverdi a Cosenza per iniziare la grande rimonta

Giocare bene a volte non basta. E’ quasi sempre elemento indispensabile per prevalere sull’avversario, ma a volte serve qualcosa di più. Giocare ancora meglio, mettere sul campo una prestazione al limite delle proprie possibilità per vincere partite complicatissime. Proprio come quella che aspetta la Ternana a Cosenza. Sfida complicata, durissima contro una squadra in salute al di la dello scivolone nel derby di Catanzaro. Lo dice la classifica: 19 punti contro gli 8 della Ternana. Divario enorme, ben più di quello minimo che divise le due squadre alla fine della passata stagione, favorevole ai rossoverdi.

Si dice spesso “come non conta, importante è vincere”. Come se non servisse giocare meglio degli avversari per creare maggiori opportunità da gol. Però la Ternana ha giocato meglio dello Spezia e del Palermo ma non è riuscita a centrare la vittoria. Qualche distrazione difensiva e scelte sbagliate in avanti l’hanno penalizzata costringendola alla divisione della posta in palio.

Quindi la Ternana contro una squadra sicuramente più in palla delle ultime due affrontate dovrà superarsi. Fare meglio. Ovvero essere più attenta nei propri sedici metri e più decisa nei sedici metri altrui. Tradotto: subire di meno e colpire di più. Facile a dirlo assai più complicato a farlo, soprattutto su un campo spesso risultato ostico alle truppe ternane. Ma la classifica è quella che è: i complimenti e le pacche sulle spalle non bastano più. Lo ha ripetuto più volte anche Roberto Breda. “Dobbiamo fare punti e in fretta, l’unico modo per risalire la classifica”.

Niente di più vero. Sarà una sfida complicata, un banco di prova importante anche per capire fino in fondo se è giusto accreditare questa Ternana di una rimonta che, a cinque partite dalla fine del girone d’andata, somiglia già ad un’impresa.

Falletti e soci ci stanno mettendo cuore e gambe, in allenamento come in partita. Si meritano una soddisfazione piena. Totale. Completa. Quella spinta anche emotiva indispensabile per dare corpo all’impresa. Forza all’ora, senza farsi condizionare dalla classifica. Facendo in modo che quegli 11 punti in meno non siano fardello ma stimolo decisivo per essere finalmente grandi.