Fuori i secondi: Pescara e Ternana, a voi
Si affrontano le prime della classe, in palio c’è la supremazia del momento in un duello che andrà avanti fino alla fine del campionato
Pescara e Ternana una difronte all’altra. Le prime della classifica, 40 punti a testa, in palio la superiorità del momento. Si gioca per i tre punti, per la testa della classifica ma più ancora per dimostrare all’avversario ma, prima ancora a sé stesso, di essere migliore dell’altro. Una questione che probabilmente si chiarirà soltanto in fondo ad una stagione che, questo è certo, vivrà delle imprese di queste due protagoniste.
Interpreti straordinarie di un campionato che relega tutte le altre ad un ruolo secondario. Fatta eccezione, probabilmente, dell’Entella che segue a due punti, che non ha gioielli da mostrare come Pescara e Ternana ma che in campo sa metterci tanta grinta e altrettanta determinazione, qualità che hanno consentito agli uomini di Gallo di restare aggrappati alla speranza.
Pescara e Ternana mettono in campo qualità, organizzazione, storia e blasone. Mettono in campo però anche una grande voglia di uscire dalla serie C che sembra penalizzare le rispettive ambizioni. Ambizioni in carnate anche dai due allenatori. Da una parte il rampante Abate, curriculum da calciatore di primissimo livello, esordiente su questi lidi. Dall’altra Baldini, tecnico navigato che ha sempre cercato di coniugare, come il nostro, il bel calcio con i risultati.
Baldini è più legato al suo 4-3-3 che raramente abbandona a meno di non esserci costretto da eventi imprevisti. Abate è più fluido nella sua gestione tattica. 4-2-3-1 di partenza ma anche 3-5-2 con tutte le varianti possibili in mezzo al campo. Non ci fosse di mezzo la classifica sarebbe comunque una partita da studiare per conoscere al meglio i principi di gioco dei due tecnici, la capacità d’intervenire sul match per cambiarne il corso.
Pescara senza grossi dubbi di formazione, Ternana invece ancora una volta tutta da scoprire
Silvio Baldini non sembra avere grossi problemi di formazione. Non avrà Vergani in attacco (infortunato e squalificato) e per questo sta pensando di utilizzare il giovane Merola sin dal primo minuto, probabilmente come falso centravanti al centro della linea offensiva rigorosamente a tre. Dubbio per Brosco colpito da un grave lutto familiare. In pratica giocheranno gli stessi dell’andata. Più o meno.
Ignazio Abate invece deve fare ricorso alle valutazioni dell’immediata vigilia per capire chi, dei tre difensori in bilico (Capuano, Maestrelli e Tito) potrà schierare. Probabilmente toccherà al capitano, grande ex di giornata, stringere i denti. Se ci sarà lui andrà in panchina Maestrelli. Tra Tito e Martella la scelta verrà fatta in extremis. In mezzo al campo dubbio Aloi (altro ex) Corradini, mezze ali al fianco di De Boer. Con l’incognita Romeo che può giocare anche nei tre a supporto di Cianci.
Sarà un Adriatico vicino al tutto esaurito con prevalenza locale anche grazie alle scelte che fanno discutere
La fidelity card toglierà dal match una grande fetta del tifo organizzato rossoverde, da sempre contrario alla fidelizzazione. Ci saranno quattro o cinquecento tifosi rossoverdi. Pochi rispetto alla voglia di esserci che, con ingresso senza limitazioni, avrebbe portato in Abruzzo tanta gente in più. Quello che è successo (errata convocazione del Gos e dichiarazioni di area abruzzese) alimenta dubbi e polemiche. Se ne poteva fare a meno.
Ultima considerazione sulla designazione arbitrale. Sarà Zanotti di Rimini a dirigere la giostra dell’Adriatico. Avrà un compito difficile anche perché qualche suo collega nelle ultime giornate ne ha combinate di tutti i colori. Ternana-Entella è stata offesa da una direzione di gara inadeguata. Porvi rimedio è impossibile. Però arbitrare con equità ed equilibrio la partita più attesa può aumentare la credibilità di una classe arbitrale che fin qui ha avuto parecchi passaggi a vuoto.