Gonzalez a Notte Gol: “A Terni mi sento importante. Avenatti è importan0tissimo. E il derby…”

Ospite di Ivano Mari a Notte Gol, su Tele Galileo, Alejandro Gonzalez ha risposto alle domande di tutti coloro che erano in studio sulla sua esperienza alla Ternana, su quanto visto in campo contro il Bari e su come la Ternana sta affrontando l'avvicinarsi del derby col Perugia. 

Come è andata la partita col Bari?

“Al di la di Bari e Spezia, questo gruppo sta diventando squadra. Ci vuole tempo per diventare una squadra vera, capire le idee del mister e avere tutti lo stesso pensiero. Ci vuole tempo, anche se nel calcio non ce n'è di tempo, e noi lavoriamo tutta la settimana con questo pensiero, per uscire da una zona brutta di classifica. Facendo bene sabato, possiamo arrivare in tutt'altra zona in classifica. Abbiamo fatto un passo in avanti, come squadra e come atteggiamento, e lo hanno fatto anche singoli giocatori come Cesar (Falletti N.d.R.) e Felipe (Avenatti N.d.R.)”.

Pensi che Avenatti si sia sbloccato con il gol?

“Non posso entrare nella sua testa, perchè sono un difensore, ma credo che il non riuscire a far gol sia una cosa pesante. Deve imparare che quando non segna deve fare la prestazione per la squadra: così diventerà il grande giocatore che è. Ho scherzato con gli uruguaiani sul mio gol, sono stato il primo, e io non devo fare gol, devo difendere (ride N.d.R.)”.

Credi che ci siano delle squadre troppo forti, oppure possiamo battere tutti?

“Quando abbiamo giocato contro il Cagliari e abbiamo pareggiato abbiamo fatto una buona partita, e anche con lo Spezia, nonostante la sconfitta. Anche il Bari è una squadra fatta per vincere. Questo per dire che ci sono squadre fatte per vincere, ma la Ternana può vincere contro tutti, dipende se continuiamo a crescere oppure no. La prima partita è stata quella che abbiamo perso veramente, dopo abbiamo avuto grandi momenti, ma la squadra non era ancora preparata mentalmente ne' aveva l'atteggiamento giusto”.

Squadra e attaccante che ti hanno colpito di più fino ad oggi?

“E' difficile. Personalmente, l'attaccante che mi ha fatto più male in queste otto partite è stato Vantaggiato, è furbo e intelligente”.

Quale credi sia la caratteristica di questa Ternana più voluta da Breda?

“Ci ha chiesto subito intensità, e noi abbiamo capito che possiamo giocare un bel calcio o meno, ma l'intensità oggi è tutto. La Serie B è molto fisica, lo abbiamo capito, e abbiamo lavorato, abbiamo cambiato il lavoro fisico, e ora siamo più vicini a fare i risultati. Siamo consapevoli di chi siamo, e abbiamo fatto tutti nostro questo pensiero. Si lavora anche in allenamento per avere intensità per 90 minuti, oltre al lavoro tattico ovviamente. Domani noi difensori vediamo prima quello che abbiamo fatto contro il Bari, e poi quello che riguarda la prossima partita: in base anche a quello si lavora. Questa è una visione di mister Breda che credo si sia vista contro il Bari. Vediamo anche partite di Serie A, per vedere come si gioca e quale sia la loro intensità, per imparare”.

Come stavate mentalmente prima del Bari?

“E' normale che la gente si preoccupi e ti fischi, è totalmente normale. Poi sta a noi reagire subito e diventare più forti partendo da questo. Durante la settimana vedi come sta la squadra, ti devi preoccupare se non vedi la voglia, ma quella c'è sempre stata. Ora dobbiamo mantenerla durante tutto il campionato. Ogni partita è un mondo diverso, dobbiamo pensare al derby e vincere”.

Secondo te perchè Avenatti rincula verso il centrocampo?

“Lui ha tanta qualità, e da li nasce la volontà di tenere il pallone sulla trequarti. Deve capire che con due metri deve giocare in area di rigore, e lo sta facendo. Se lui gioca bene quest'anno, e fa 20 gol, gli cambia la vita, davvero. Avenatti è un giocatore importante, per noi difensori è anche un riferimento, se sta troppo alto non possiamo arrivare a lui: quando non ho un'uscita semplice a due metri, vado da lui, è un faro. Contro il Bari soprattutto ha dato una grande mano, ha giocato bene e ha giocato semplice”.

Come coniugare al meglio Ceravolo e Avenatti? Quest'anno abbiamo anche alternative…

“Noi parliamo solo di Ceravolo e Avenatti, ma ci sono giocatori che cambiano le partite entrando. Insomma, tutti sono importanti. Quello che ha facilitato il lavoro di tutti, sabato, è stata la squadra corta”.

Entriamo nel clima derby. Che atmosfera ti sembra?

“Stamattina camminavo per strada e qualche persona mi ha fermato, e si sente che atmosfera c'è. Conta vincere, non importa se giochi bene o male, conta la vittoria. E questo è bello”.

Chi potrebbe arrivare meglio psicologicamente al derby?

“Io ho una teoria, avendo giocato qualche derby: non ci sono favoriti per questo tipo di partite. E' molto passionale, gioca il cuore e la voglia. Anche se noi abbiamo alle spalle una bella vittoria, non c'entra, è una partita diversa, chi vince più duelli vince la partita”.

Bisognerà gestire la tensione del gruppo…

“E' fondamentale. Si deve gestire la tensione, e credo che il pensiero debba essere è un'altra partita da vincere per far punti. Bisogna caricarsi in campo, non due o tre giorni prima, altrimenti ti stanchi”.

Soddisfatto di essere venuto a Terni?

“Si, molto. Al di la che si vive bene, sto bene, e anche la mia fidanzata sta bene, ho trovato un posto in cui mi sento importante. Ogni partita che gioco sento di poter fare di più, di essere sempre più forte. E se si può, voglio lasciare qualcosa di importante a Terni e alla Ternana”.

E' la tua prima esperienza in B in Italia: come giudichi il lavoro settimanale e la sua qualità?

“E' un buon livello, davvero. Al di la della struttura, che magari ti manca qualcosa, per il resto c'è tutto, hai tutto quello che hai in Serie A. La qualità del lavoro è molto buona”.