“Houston abbiamo un problema” ma con i calci di rigore. La Ternana non va d’accordo con l’appuntamento dagli undici metri. Non c’è niente da fare. In questo avvio di stagione la distanza che intercorre dal dischetto della massima punizione alla linea di porta è la più difficile di tutte da superare.
Non ci credete? Basta dare uno sguardo ai numeri per capire che dal ritorno in Serie B la Ternana e i calci di rigore non vanno tanto d’accordo.
In questa stagione, Coppa Italia compresa la squadra rossoverde ha goduto di 4 calci di rigore concessi a suo favore. Due di questi nella partita del Dall’Ara terminata 4-5 in favore delle Fere sul Bologna.
Il primo lo ha calciato Alfredo Donnarumma, fresco di firma sul contratto e… lo ha fallito. Eravamo al 10’ del primo tempo e la Ternana già conduceva per 1-0. Per il secondo invece è stato Falletti ad incaricarsi della battuta e l’ha trasformato segnando il momentaneo 1-4.
Poi passiamo al campionato. Qui alla Ternana ne sono stati assegnati 2 (se vogliamo 3 visto che martedì a Cosenza i rossoverdi hanno avuto anche la possibilità di ribatterne uno, ndr).
Il primo rigore in campionato è andato a segno e porta la firma del nuovo rigorista Alfredo Donnarumma. Peccato però che altro non è servito per mitigare la sconfitta, comunque pesante, per 1-4 in casa contro il Pisa.
Il secondo, invece ce l’abbiamo ancora impresso nella memoria. D’altronde è quello calciato e fallito dallo stesso centravanti di Torre Annunziata martedì al Vito Marulla di Cosenza. Ma quest’ultimo ha un valore doppio in quanto a gravità. Soprattutto perché veder parare Vigorito due penalty entrambi calciati malamente proprio da colui che invece tutti reputano infallibile ha fatto male al cuore.
Attenzione però perché Donnarumma nella sua carriera ha tirato 31 rigori e ne ha segnati 26. Percentuale realizzativa dell’83%. Prima di questa stagione l’ultimo rigore sbagliato era a maggio del 2019 (con 5 rigori di fila realizzati). In tutta la sua carriera al Brescia in 16 rigori ne ha sbagliati 2 (fra A e B), e l’altro lo ha fallito a Lanciano (nel 2015). In tutte le altre squadre (Empoli (3), Catania (3), Lanciano (4) oltre a Gubbio, Como e Salernitana con un rigore a testa) neanche un errore. Senza poi contare che anche Insigne ne ha sbagliati due (di fila addirittura) e che quello di Cosenza (purtroppo) sarebbe stato comunque ininfluente ai fini del risultato. Per cui basta soltanto non farne un dramma. La statistica non può che migliorare
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