Il calendario e una classifica che poteva essere devastante
Un anno fa di questi tempi dopo 5 partite la Ternana aveva già cambiato allenatore, Toscano si era dimesso, Avincola traghettatore per Breda che era appena arrivato. Un misero punto in classifica preso all’ultimo secondo contro il Cagliari su calcio d’angolo.
Un anno dopo la situazione allenatore non è cambiata molto (sempre un cambio c’è stato) ma i punti in classifica sono 5 in più. E non pesa soltanto questo. Guardate gli avversari: il Cittadella (che ci aveva asfaltato alla prima uscita in campionato) ha soltanto vinto finora e Litteri non ha risparmiato nessuno in questo avvio. Il Pisa ha perso solo con la Ternana e avrebbe meritato di vincere la partita con l’Entella (due pali) delle due pareggiate. Il derby è il derby (e il primo tempo è stato nettamente di marca rossoverde) e il Bari (candidata a vincere il campionato) non ha mai veramente fatto paura. Forse, ma forse, si poteva fare di più con lo Spezia, malata di pareggite, ma che in campionato non ha mai perso. Insomma un avvio di campionato difficile, molto difficile. Che poteva mettere in difficoltà e in discussione tutto. Senza considerare che la Ternana ha giocato praticamente ogni tre giorni sempre (a causa del recupero con il Pisa) senza poter neanche riprendere fiato.
Ecco come vanno pesati questi primi punti in casa rossoverde. Questo non significa che è tutto bello e che il futuro è azzurro. Ci sarà da lavorare ancora tanto, la manovra offensiva non è sempre fluida, non c’è il killer in area di rigore, vanno trovate delle soluzioni alternative e la capacità di non ondeggiare troppo durante le partite.
Ma sebbene la partita con il Bari non sia stata entusiasmante bisogna saper cogliere gli aspetti positivi: la Ternana segna poco, ma subisce anche poco. E quando cresceranno i giovani magari ci divertiremo pure.
Ma c’era il rischio concreto di arrivare alla quinta giornata nella situazione dell’Avellino: senza vittorie e ultimi in classifica. E allora lì sì che la stagione sarebbe stata diversa. In affanno sempre.
L’obiettivo è sempre la salvezza. La società dovrà per prima supportare Carbone e i ragazzi in campo. Con delle scelte di consolidamento, cercando di dare continuità al lavoro che si sta facendo, cercando di non trovare più turbative e allo stesso tempo (perché no) cercare di ricompattare l’ambiente.
Una bella stagione deve vedere coinvolte tutte le componenti: allenatore, squadra, tifosi e società. A Terni c’è tutto per poter andare bene… Basta cominciare…