Il caso Diakité: cosa sappiamo (e come va a finire)

Il caso Diakité: cosa sappiamo (e come va a finire)

La sorpresa di non vedere in campo Diakité, alla lettura delle formazioni, è stata grossa. Il motivo che avevamo ipotizzato – legato al mercato e alle trattative esistenti soprattutto con il Palermo – era parzialmente vero. Breda in qualche modo lo aveva confermato ai microfoni di Sky dicendo che “della vicenda si preferirei che ne parlasse la società”. Poi la vicenda l’ha chiarita Capozucca a margine della conferenza stampa, dichiarando che Diakité non si è reso disponibile per la partita contro il Cittadella. E naturalmente questo ha fatto subito discutere i tifosi rossoverdi. Quasi spiazzati da questa novità.

Diakité a Terni è arrivato nell’anno della Serie B, dal Teramo e da allora in maglia rossoverde ha messo in fila 72 presenze, diventando sempre più centrale e importante nella squadra. Diventando uno dei giocatori più apprezzati della Serie B e uno di quelli su cui la Ternana punta per fare trading. Ora è evidente che di squadre interessate a lui ce ne sono state. La Cremonese la passata estate, il Palermo adesso a gennaio. Ma la Ternana ha fissato l’asticella in alto e non ha intenzione di cedere il giocatore se non a una cifra importante. E naturalmente meglio fa Diakité in campionato, meglio è: la cifra può rimanere alta.

Il Palermo ha presentato due offerte in questi giorni, come ha svelato Capozucca ai giornalisti. Offerte, da quello che secondo le nostre ricostruzioni, superiori al milione di euro (circa 1,2) con diversi bonus (alcuni facili, alcuni difficili) legati al rendimento di Diakité con il Palermo negli anni della sua possibile permanenza in rosanero. Una trattativa vera e propria insomma. E la Ternana a queste prime due proposte ha detto di no: non sarebbero bastate.

In questi casi nulla è scritto definitivamente e si cerca in tutti i modi di convincere la controparte a ritornare sui propri passi. Con il dialogo o con i comportamenti. E alle volte – la cronaca sportiva è piena di questi casi – andando alla rottura con la propria società. Ma raramente succede che la rottura arrivi fino a non essere disponibili per la gara. Quando il mercato costringe a delle scelte spesso arrivano dalla società (per non mettere a rischio l’operazione), alle volte è concordata perché si dice che non c’è la testa giusta… alle volte si arriva alla rottura completa, come è successo stavolta a Terni fra la società e Diakité.

Noi chiaramente non siamo un organo giudicante e non ci permettiamo di voler decidere da che parte sia la ragione. Ci permettiamo soltanto di sottolineare che in questi frangenti il rispetto per i compagni di squadra e per la maglia da indossare dovrebbe venire prima di tutto, soprattutto se in difficoltà. Litigate quanto volete fino al sabato, poi per 90 minuti tregua olimpica.Questo – stavolta – non è successo. E a rimetterci probabilmente saranno tutti. Diakité: perché non può essere lasciato cadere un comportamento del genere. La Ternana: che non lo ha potuto schierare e che magari deciderà di “punirlo” anche per le prossime giornate. Il Palermo: che ora si trova a dover trattare con una Ternana irritata. Il gruppo rossoverde: che non avrà certamente vissuto delle ore tranquille e serene.

Anche Mantovani e Luperini sono in uscita e hanno richieste. Mantovani potrebbe aver giocato la sua ultima partita in rossoverde e si è messo a disposizione, nonostante una situazione tesa anche nella sua trattativa, nonostante fosse rientrato in gruppo da pochissimo. Giocando anche una grande partita. Lo stesso ha fatto Luperini 7 giorni fa. Il mercato aperto e le situazioni che cambiano, portano a tensioni e nervosismi. Ma ci dovrebbero essere dei paletti che non dovrebbero essere passati.

E ora che succede? Che per Mantovani e Luperini si continuerà a discutere e trattare e che si troverà una soluzione, probabilmente già in settimana. Per Diakité immaginiamo subentri una rigidità, a cui la Ternana non può rinunciare. Perché la nuova proprietà potrà anche essere meno ricca della precedente e può anche dover considerare le cessioni come delle opportunità. Ma ad alcuni principi non si può derogare, altrimenti non ci sarebbe più ordine. 

Quindi da oggi, per qualche tempo, dovremmo considerare Diakité un separato in casa. Il mercato dunque non è chiuso: arriverà Corazza, dal Bologna. Poi bisognerà sistemare la difesa vista la situazione di Mantovani e quella – ancora da definire – di Diakité. Ancora 10 giorni di fuoco.