Meglio di così non poteva andare. E’ calato il sipario sul mercato e come sempre le indiscrezioni e i sogni lasceranno il posto al calcio giocato. Il sipario è calato su un mercato che ha visto la Ternana entrare nel vivo tardi, tardissimo. Ad agosto. Per questo meglio di così non poteva andare: in meno di un mese il nuovo ds, Acri, ha consegnato a Toscano una squadra completa e competitiva. E pensare che trenta giorni fa eravamo ancora a chiederci per quale motivo Cozzella non aveva ancora chiuso nessuna delle trattative avviate. Di lì a poco, sarebbe successo tutto.
La Ternana di oggi è una squadra completa, con tanto di ricambi, a meno che non si voglia andare a cercare il pelo nell’uovo. E’ anche competitiva, considerato che vanta giocatori di categoria affiancati da giovani interessanti. Meglio di così non poteva andare perché soldi da buttare non c’erano: Acri, nonostante i rubinetti fossero chiusi, ha costruito alla svelta una squadra completa e competitiva. Proprio come voleva Simone Longarini, che ha annunciato parsimonia ma chiesto fiducia. Completa e competitiva: questo dice la carta. Ma se è vero che a fare i campionati non è la carriera dei singoli, sarà il campo a dare le risposte. Quest’anno tutto lascerebbe pensare a una stagione caratterizzata da meno sofferenze. Non solo per un discorso numerico (non ci sono ruoli scoperti), ma soprattutto per un motivo: è tornato a Terni il condottiero, un allenatore vincente e preparato, che stavolta ha avuto i giocatori che voleva e ha lavorato in sintonia con il figlio del patron e il direttore sportivo. Non è poco, per come siamo abituati. E’ cosa indispensabile. Troppe le variabili, poi, che andranno a incidere sull’andamento della squadra. Della Ternana ma di tutte le altre. Poche le certezze.
La nuova Serie B sembra di livello, composta da squadre attrezzate, quindi tutta da vivere e da scoprire. Come sempre partiamo a fari spenti, un po’ per umiltà d'indole, un po’ perché i proclami ci piace lasciarli agli altri. Un po' per scaramanzia, un po’ perché nessuno ci considera. Spesso fa più notizia avere un nome, una “figurina“, che un onesto giocatore di categoria, integro e in piena attività. Non ci interessa. Vuol dire che potremo provare a stupire: nel nostro piccolo siamo sicuri che qualcosa di buono potrebbe venir fuori. Anche se non ci definiscono outsider, perché le etichette lasciano il tempo che trovano. Pensiamo, piuttosto, a vivere questo inizio di campionato con serenità. La Ternana è appena nata e il calendario presenta subito sfide difficili. I nostri giocatori non giocano insieme da luglio, né tanto meno dallo scorso anno. Sarebbe un errore pretendere calcio spettacolo o trionfi alle prime battute. Buona squadra sì, ma in un primo momento potrebbe mancare l'intesa. L’allenatore deve avere il tempo di costruire. Senza pressioni.
Buon lavoro cannibale.
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