Il derby è un piatto ricco da gustare fino all’ultima briciola

Esultanza della Ternana al Liberati - Foto Ternana Calcio
Qual è il piatto più gustoso che il menù del campionato propone? Il derby, ovviamente. Gli ingredienti sembrano esserci proprio tutti quelli che di solito servono per cucinare un piatto succulento. E più succulento di un derby nel calcio non ce n’è. L’importanza della posta in palio il più importante, quello intorno al quale costruire la pietanza. Perché al di la della supremazia regionale ci sono in ballo punti indispensabili per aggredire l’obiettivo primario.
C’è ovviamente la cornice di pubblico indispensabile per apprezzare il piatto. Il Liberati sarà sold out per quello che il vetusto impianto può garantire in questo momento. Ma quelli che saranno lì a calpestare i gradoni di cemento sognano il nuovo impianto, vedono già nell’immaginario le nuove tribune, gli ascensori, i servizi di un impianto moderno, come lo fu il Liberati cinquanta anni fa.
Ci sono i protagonisti che tentano, legittimamente di caricarsi cercando d’inculcare dubbi nelle certezze altrui. A Perugia parlano di pressione maggiore sulle spalle dei rossoverdi perché “lottano per vincere il campionato”. Da questa parte Abate rispedisce la palla al mittente:“Anche loro lottano per entrare nei play off e per dare lustro a una stagione deludente”.
Poi ci sono gli allenatori che decantano le lodi degli avversari. Abate ha parlato di squadra forte, di giocatori di qualità e di
Perugia che è incappato in una stagione un po’ così ma che dispone di valori importanti. Cangelosi dall’alta Umbria non fa fatica a replicare. “La Ternana è forte, dispone di giocatori di qualità e la classifica conferma la forza del gruppo”
Vigilia nella norma e squadra con gli occhi di tigre
Ignazio Abate ha tessuto le lodi di squadra, staffa addetti, di tutti quelli che lavorano con lui al Liberati e nella sede perché la stagione è frutto del loro impegno. E della squadra si è detto contentissimo: “Basta guardarli negli occhi per capire quanta voglia hanno di giocare questa partita e di provare a vincerla per loro, per tutti noi per la gente che ci sostiene”.
La settimana di preparazione è stata perfetta come piace al tecnico rossoverde che non ammette cali di tensione nemmeno in allenamento. Stavolta sono tutti disponibili. Da capitan Capuano che ha smaltito il leggero acciacco, ad Aloi che ha scontato la squalifica, a Cicerelli e Cianci che all’andata non c’erano e che stavolta si sono allenati andando a segno contro il Pescara.
Abate e i suoi ricordi dei derby vissuti da giocatore
La notte prima del derby ha detto che la passava in bianco: “Ma era tutto diverso, entravamo a Milanello il sabato mattina anche se si giocava la domenica sera. Di distrazioni ce n’erano poche e gira che ti rigira sempre il derby avevi nella testa”. Stavolta è diverso, alle 19.30 del sabato si sono ritrovati in albergo. Ne usciranno intorno alle 13.30. Un paio di chilometri e saranno allo stadio.
Forse sarà un passaggio tra i tifosi caricati a pallettoni. Abate ha chiesto una bolgia per la partita. I tifosi gli hanno regalato un esempio eloquente riversandosi al campo per la seduta di allenamento. Una bolgia in miniatura in attesa di quella che sosterrà la squadra in un appuntamento importante ma non decisivo. Perché dopo il derby, da vincere, ci saranno altre cinque sfide da chiudere con i tre punti in tasca.