Sarà l’età della maturità. Sarà la numero nove sulle spalle (perché non diteglielo ma è anche scaramantico), sarà che quest’anno dipende molto da lui, ma Ceravolo è diventato grande.
E’ già la sua miglior stagione a livello realizzativo. Perché per noi di gol ne ha fatti 11. Impossibile non dargli quello contro il Brescia che per la Lega è autogol di Arcari, soltanto perché con la schiena ha messo dentro una straordinaria girata di Fabio.
Miglior marcatore della Ternana. 11 gol Ceravolo li aveva segnati anche a Reggio Calabria, ma qui mancano ancora un paio di mesi alla fine del campionato: si può migliorare. E poi c’è da aggiungere che quell’anno Fabio tirò (e segnò) 5 rigori. Quindi non ci sono dubbi: il miglior Ceravolo di sempre.
Direte voi: ma ha giocato anche in serie A. Vero. Un anno addirittura da centrocampista, a Bergamo con Gregucci. Arrivarono tre gol quell’anno. Contro Juve, Roma e il Palermo di Cavani. Insomma, niente male. E se andate su youtube andatevi a rivedere il gol proprio contro il Palermo. Vi ricorda qualcosa? Oppure quello contro la Juve (ma immaginatevi lo specchio). Vi ricorda qualcosa? Marchio di fabbrica… Come a dire: sono sempre io.
La verità è che Fabio ora si sente davvero più grande, più maturo, più pronto. Nonostante sia rimasto uno dei più “vivaci” all’interno dello spogliatoio. Anzi. Ci ripromettiamo nei prossimi giorni di farci dire da lui alcuni momenti (fra scherzi e parodie) fatti o vissuti in questi anni.
La controprova di questo rinnovato Ceravolo non è soltanto nei numeri, ma soprattutto nei gesti. Negli atteggiamenti. A noi ha colpito molto la sottomaglia che aveva Fabio. E che ci ha tenuto a mostrare a tutti i tifosi. Quella maglia buttata via non è solo gioia per aver sbloccato la partita, una partita decisiva per il futuro della Ternana. Ma anche la voglia di far vedere il suo saluto a Davide.
Per Terni la vicenda di Davide è stato un vero e proprio choc. Tutta la città ha partecipato con grandissima commozione alla vicenda. Si è sentita toccata nel vivo. Ogni ternano ha vissuto questa vicenda sulla propria pelle e non se ne dimenticherà mai. In 20 giorni invece un giocatore potrebbe almeno relegarlo nella sua memoria. Non avrebbe l’obbligo di ricordarselo per forza, se non per vero affetto. Per vero senso di appartenenza con una comunità.
Fabio lo ha fatto. Con il cuore. E anche di questo Terni non si dimenticherà facilmente, vada come vada questa stagione. Con la speranza, che almeno calcisticamente, possa finire bene.
Intanto la società ha cominciato anche a chiedersi: ma non sarà il caso di far rinnovare Fabio, visto che è in scadenza 2016? Senza fretta, ma con decisione. Ancora nessuna proposta ufficiale, ma le grandi manovre sono già iniziate
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