Il mondo alla rovescia
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Ignazio Abate allenatore Ternana Calcio
La Ternana e le altre grandi frenano, le piccole si rialzano. Sembrava una storia già scritta. Testa a testa tra Entella e Ternana per la promozione diretta, un po’ di guazzabuglio per l’accesso ai play off e bagarre in fondo tra poche visto che per qualcuno il destino sembrava segnato. Ma la serie C, e il calcio in genere, sono fatti per smentire i pronostici, anche quelli che sembrano piantati in terra da grosse radici.
Basta prendere in esame l’ultimo turno del girone B per capire quanto questa considerazione abbia basi solide. L’Entella ha pareggiato e la Ternana ha perso. E siccome la Torres ha vinto il confronto che sembrava ristretto alle prime due per centrare la promozione diretta si è aperto anche al terzo incomodo. Con il quarto che è lì a mordersi le mani per aver perso una buona occasione.
Frenate coincise, guarda un po’ con quei testa coda che sembrano fatti apposta per favorire gli allunghi delle squadre di vertice. Partite dal risultato scontato ma che poi, alla fine, risulta essere tutt’altro che scontato. Per informazioni rivolgersi all’Entella capolista e più ancora alla Ternana che, sconfitta, ha perso l’occasione più ghiotta per agguantare i liguri.
Fatto quindi non casuale anche perché pure nelle settimane precedenti c’erano state avvisaglie di una specie di cambio della guardia, con le piccole ad aumentare i giri del motore e le grandi a tirare un po’ il fiato, puntando sull’economico ma rischioso “folle” in quelle partite che sembravano comode discese verso l’approdo più gradito.
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Le speranze delle piccole lievitano
Il colpaccio indubbiamente l’ha fatto il Campobasso tornato alla vittoria dopo 13 partite, 105 giorni di astinenza con le ultime tre giocate senza far gol. Ha battuto la Ternana che sette giorni prima aveva strapazzato l’Arezzo. Ma l’encomio se lo merita anche il Legnago, ultimo, ma carico d’orgoglio. Ha inchiodato l’Entella e sfiorato il colpo grosso. La squadra è viva.
La stessa cosa non si può dire per il Milan Futuro che nonostante il sostegno che Tassotti può garantire a Bonera continua a perdere. Dovesse retrocedere sai che figuraccia per i rossoneri che sin dall’inizio sono andati in confusione nell’allestimento della squadra B. Discorso simile per la Spal che deve far fronte anche all’ira dei tifosi. Il rischio serie D è concreto.
Non sempre i soldi sono tutto
La Lucchese è l’esempio nobile del momento. Cambio di società tutt’altro che tranquillo, stipendi non pagati da mesi, trasferte che ormai i giocatori organizzano con le proprie auto eppure, sul campo, la Lucchese si batte con un cuore grande così. La rabbia e l’orgoglio fanno miracoli. Ne sa qualcosa il Perugia battuto in rimonta.
A proposito del Perugia e la sua crisi senza fine. Dopo le dichiarazioni di facciata proposte nel dopo gara di Lucca e nei giorni immediatamente successivi è arrivata la decisione: via Zauli dentro Cangelosi, terzo tecnico di stagione al capezzale del grifone. Nella giornata horror delle umbre soltanto il Gubbio sorride. Ha vinto ed è nei play off mentre il Perugia rischia la D.