Impressioni di settembre: Simone Longarini e un nuovo inizio per chi deve già ripartire

Impressioni di settembre: Simone Longarini e un nuovo inizio per chi deve già ripartire

Fare mente locale su una (già di per sè inconsueta) conferenza stampa di due ore non è mai semplice. Soprattutto se, ad emergere dalle parole dell'amministratore unico della Ternana Calcio, sono verità – prima sussurrate, o anzi sibilate – ora dirompenti e potenti come un pugno nello stomaco. Sferrato da Simone Longarini. E se è vero che si tratta solo di una "campana", quello che è emerso al Garden è comunque interessante da analizzare.

Tanta è la carne al fuoco che non è semplice dare una forma organica ai pensieri. Partiamo allora con quello che ci è piaciuto: l'incontro con la stampa e la presenza dell'unico dirigente esecutivo della Ternana. Un confronto finalmente vero e aperto (anche alle telecamere), che speriamo possa diventare un'abitudine sana: un altro modo per dimostrare vicinanza alla piazza e voglia di ascoltare voci e opinioni. Con la promessa, da mantenere, di replicare ogni 2-3 settimane, per aggiornarsi reciprocamente.

Simone Longarini, che si condividano o meno le sue idee, oggi non è mai stato banale. Da Fedeli a Vicario, passando per Cozzella, l'amministratore unico rossoverde non le ha mandate a dire a nessuno, portando alla luce quelle "verità di corridoio" già citate: oggi diventano la versione ufficiale della società, sarà interessante attendere eventuali repliche da chi è stato chiamato in causa. In ogni caso, grinta e sicurezza di sè Simone Longarini ne ha, da vendere. Quel carisma che vuole trasmettere "per osmosi" a tutti i membri della sua organizzazione. 

Dagli aspetti aziendali – ai quali ovviamente un imprenditore presta particolare attenzione -, con l'idea dominante di una riduzione dei costi finalizzata ad arrivare ad una "società che cammini da sola", alla riconferma di Acri, passando per la promozione di Breda, al quale sono state riconosciute spirito di sacrificio, voglia di lavorare e di far bene. Elementi comuni e dominanti nei nuovi profili della nuova Ternana di Simone Longarini. Passando per il confronto con i giornalisti, con l'impressione (positiva) che il figlio del patron sarebbe rimasto a rispondere alle domande (anche "scomode") ben oltre il già tardivo orario delle 14.

Un paio sono, per chi scrive, le note meno liete della conferenza odierna. In primo luogo, il mancato chiarimento su cosa sia andato storto con Domenico Toscano. Perchè rispondendo che un confronto è stato impossibile a causa degli eccessivi impegni di lavoro, Longarini ha corso il rischio di porsi in una posizione di alterità che poteva far storcere il naso a molti. Toscano non ha rispettato le gerarchie, ma i motivi del legame spezzato restano di fatto oscuri. Una persona, prima che un professionista, che Simone Longarini reputava diversa: ma all'accusa di fuga, oggi, Toscano ha risposto a modo suo. Due versioni lecite, due diversi punti di vista: ognuno scelga a cosa (o a chi) credere. Certo è che un po' più di chiarezza sarebbe stata gradita: insomma, che è successo?

Stona, inoltre, la relativa eversività della risposta relativa alla domanda più attesa dell'anno: quella relativa ad un possibile ritorno dei fratelli Simone e Andrea Montemari dietro le quinte della Ternana. Noi abbiamo interpretato un no – perchè oggettivamente Simone Longarini non ha dichiarato il contrario -, ma rispondere che parla l'organigramma e aggiungere, poi, che in sede di mercato ci si avvale anche di altre figure non è assolutamente sufficiente per un tema così delicato. Men che meno chiarificatore.

Dunque, ora, spazio al campo e a quell'aspetto sportivo che interessa noi addetti ai lavori: nella speranza che la Ternana possa ripartire davvero dall'entusiasmo, dall'energia, dalla voglia di fare, e fare bene. Dalla positività, dal nuovo. Fino al prossimo aggiornamento.