È stata la classica partitaccia, quella che capisci dal primo minuto che sarà dura, comunque andrà a finire. Eppure non è mancata la voglia, non sono scesi in campo giocatori che non hanno dimostrato caparbietà, anzi, ci hanno provato davvero a raddrizzare una partita nata storta. Ma quando non è aria, non è aria, non c'è niente da fare né da dire. È innegabile che quando regali almeno mezz'ora all'avversario poi il conto lo paghi, ed è lo stesso innegabile che quando tanti, troppi ingranaggi del tuo meccanismo girano male o girano a vuoto poi è difficile recuperare. Per non nasconderci dietro a giri di parole: troppe giornate storte. Da Fazio a Eramo e Crecco fino a Vitale. Per non parlare di Avenatti che prende il palo e poi si scoraggia per non aver fatto un gol da molti ritenuto facile, ecco che la Ternana si imbatte in una delle prestazioni più confusionarie dell'intera stagione. Se a ciò aggiungiamo un Falletti scatenato, in grado di creare tanto scompiglio nelle linee difensive avversarie, ma anche parecchio ingenuo da accentuare una caduta a seguito di un contatto che, a nostro avviso, c'era anche stato, e aggiungiamo anche un Piredda entrato come fresco centrocampista che però non è sembrato mai entrare veramente in partita (complice forse l'assenza lunghissima dal campo di gioco) la miscela diventa più che esplosiva. E allora ti ritrovi con una difesa in perenne affanno. Insomma: una partitaccia, come già detto, anche se giocata con tanto, tantissimo cuore, talmente tanto che non puoi uscire dallo stadio senza averli applauditi.
Anche perchè, diciamocelo francamente, quella della Ternana non è stata l'unica brutta prestazione oggi, anche Minelli ci ha messo del suo. Già, perchè quando un direttore di gara ammonisce cinque, sei giocatori rossoverdi (lo ammetto, abbiamo perso il conto ad un certo punto), e nessuno sulla sponda avversaria, nonostante molti interventi siano stati esattamente della stessa entità, qualcosa non torna. Perché passi che non sia stata fischiata nessuna delle trattenute, avvenute in serie tra l'altro, su Ceravolo, in un'unica azione del primo tempo, va bene che non siano stati puniti tutti i falli avvenuti ai danni di Avenatti, chiudiamo un occhio anche sulle distrazioni in fase di assegnazione delle rimesse laterali, facciamo finta di nulla sulla prima ammonizione a carico di Falletti che sembrava essere abbastanza esagerata, ma la veemenza con la quale sono stati richiamati costantemente i giocatori della Ternana, rispetto ai colleghi della controparte, è forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nessuno, tifoso o addetto ai lavori, chiede che sia regalato qualcosa, ci mancherebbe, ma che almeno si segua una linea di giudizio coerente e continuativa si. Badate bene, questo non deve e non vuole essere un alibi per la prestazione contro il Latina, che resta inferiore a molte altre, è soltanto un'amara considerazione, che va a braccetto con la speranza che anche le partite degli arbitri possano migliorare, perchè tutti possiamo fare, sempre, meglio.
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