Fra qualche minuto inizierà la conferenza stampa di mister De Canio, che parlerà della partita di domani fra la sua Ternana e il Pescara: seguila con noi su TernanaNews.it!
Ore 12:32 – Inizia la conferenza stampa.
Finiti i festeggiamenti, altra partita cruciale, come le altre. L'umore sarà alto: come è andata la settimana?
"Quello che mi fa piacere è che non ho avuto molto da fare per riportare tutti alla realtà e capire che è stato vissuto tutto nel modo giusto. Avevo già detto che per noi era importantissimo fare risultato perchè siamo condannati a fare quello, era importante l'approccio alla gara in quanto tale, e ho sempre pensato che l'equilibrio sia l'aspetto più importante per una squadra di calcio, mettersi alle spalle sconfitte e vittorie, e prepararsi alla prossima. Noi comunque siamo penultimi e abbiamo bisogno di continuare a vincere, e per fare risultato dobbiamo essere ferocemente concentrati sempre. Ci tengo a sottolineare un aspetto: è vero che il Pescara adesso è in una posizione non ottimale, ma è una posizione bugiarda per quelli che sono i valori, sono stati costruiti con altre ambizioni, con tradizioni importanti ed è in grado di esprimere un calcio bello, propositivo ed efficace. Li considero alla stregua di Parma e Palermo".
Una squadra il Pescara che ha avuto tante vicissitudini. Gioca col 433: questo la porta a cambiar modulo?
"Io mi sono soffermato molto anche sulla partita che hanno perso a Vercelli: in 10 hanno creato parecchie volte le premesse per vincere, poi alla fine hanno concesso e hanno perso. Hanno un buon possesso palla, e danno creare occasioni. Loro giocano 433, hanno assimilato bene questo concetto già da Zeman, e visto che hanno gli uomini continuano a farlo. Per me quello che conta è come la mia squadra affronterà la gara mentalmente, come approccio. Noi abbiamo giocato un po' in tutti i modi da quando sono arrivato, ma questo è servito per creare nel gruppo una consapevolezza che in qualsiasi modo si va in campo si deve cercare la vittoria, anche modificandoci a partita in corso. A Perugia pensavamo di poter fare bene come ci eravamo disposti, poi siamo andati sotto, abbiamo cambiato e siamo venuti a capo della partita. Sotto questo profilo io inviterei tutti a non soffermarsi tanto sul modulo, quello che conta è l'approccio alla gara".
Qual è il cambiamento più grande che ha notato nella squadra?
"Intanto tutte le volte che eravamo qui ho parlato di atteggiamento positivo durante gli allenamenti, e questo ha portato i ragazzi ad avere una condizione migliore e maggiori certezze su quello che fanno. Oggi è una squadra che si sente più squadra, che non vive solo di individualità, ma che le valorizza all'interno del gruppo, e che tutta insieme cerca di fare bene".
Rientrato il pericolo Montalto? E come sta Sala?
"Montalto? Come se l'è fatta la contusione? Non ne sapevo niente, non ho nemmeno parlato col dottore, comunque stamattina si è allenato. Sala invece sta facendo allenamento personalizzato, decideremo all'ultimo momento cosa sarà meglio fare. Si è reso disponibile, si è impegnato, ma vogliamo essere sicuri che non abbia problemi anche per il futuro, perchè tanto abbiamo altri due ragazzi che scalpitano per dare il loro contributo".
Si va verso il grande pubblico, anche per l'effetto derby, e grazie al suo lavoro…
"No. Io mi porto dietro un percorso professionale che tutti conoscete e non sono l'ultimo arrivato, ma ricordatevi una cosa: sono sempre fondamentali i calciatori, e se non mi avessero dato tutta la disponibilità che invece hanno dato, tutte le mie proposte non avrebbero trovato risposta. LA mia esperienza l'ho messa al servizio loro, con il mio entusiasmo e la mia passione, e loro hanno risposto bene. Il merito è per lo più il loro, e forse non ho avuto mai un gruppo che si è messo a disposizione come questo, e ne sono molto felice. Se i tifosi tornano al campo ci riempie di orgoglio, ma è il primo step di questa squadra che ha riaperto la speranza, ma conta sempre l'obiettivo finale".
Lei lavora molto anche sulla tattica individuale.
"La tattica individuale deve mettere il giocatore nella possibilità di saper analizzare ed affrontare le situazioni di gioco, e poi deve andare ad incrementare la tattica della squadra. Di solito si insegna nei settori giovanili, ma credo che vadano sempre rinfrescate queste cose, per migliorare i singoli che poi andranno a migliorare la squadra, e mi piace che i collaboratori ragionino in questo modo. Abbiamo un gruppo di collaboratori di grandi qualità, sotto tutti i punti di vista, e sono molto felice e mi trovo davvero bene".
Anche i giocatori sembrano apprezzare gli esercizi che propone.
"Per questo vi dico che hanno sempre dimostrato grossa disponibilità. Loro sono migliorati tantissimo, nella circolazione della palla anche in allenamento mi fa essere meno teso, meno arrabbiato, devo correggere meno dettagli. E qui la crescita dei vari Carretta, dei vari Angiulli, e questo porta ad un miglioramento di tutti, perchè si stimola la competizione interna".
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