Ecco le parole del presidente della FIGC Gravina alla fine del Consiglio Federale di oggi:
INIZIO DEL NUOVO PERCORSO – "Voglio intanto ringraziare tutti per condividere con noi queste prime riflessione del consiglio, che sarà gestito ispirandosi a un percorso di riforma e rilancio del calcio italiano: è stato molto intenso, ma veloce e snello, e partecipato, i presupposti per poter avviare questo percorso di condivisione e partecipazione attiva ci sono, ed è di buon auspicio per il calcio italiano. Sappiamo che la strada è complessa, comunque obbligata, noi dobbiamo andare in quella direzione, che è quella giusta e che deve dare entro le prossime settimane i primi risultati. Ho proposto 6 aree di intervento, così articolati: uno sulla governance e la riforma dello statuto, uno sulla riforma dei campionati e uno sulla riforma della giustizia sportiva, un'altro sul rilancio del marketing, uno relativo al Club Italia e infine il tavolo delle infrastrutture e stadi. Ognuna avrà il suo coordinatore, e faranno poi riferimento al presidente federale per il generale coordinamento: ci saranno professionalità non solo inerenti al mondo del calcio ma anche extra.
Affronteremo intanto il tema delle licenze nazionali, che entro il 31 dicembre dovrà dare precise linee guida, ma poi porteremo anche la modifica dell'articolo 49-50 relativa al format dei campionato per dare stabilità al nostro sistemate. Sul fronte delle Licenze Nazionali, sei mesi prima della scadenza, ci saranno regole certe note a tutti, con norme chiare che eviteranno tutte quelle zone grigie che negli ultimi mesi hanno creato non poche tensioni nel mondo del calcio".
FORMAT CAMPIONATI E SERIE B – "Abbiamo fatto una riflessione attenta, su due aree: una legata alla giustizia sportiva e ordinaria, perché c'è un provvedimento cautelare del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso delle Ternana e non ha disposto l'anticipo delle discussione in merito, fissata al 15 novembre, ma c'è poi stata anche una valutazione sulla tutela del valore della competizione sportiva. Il 15 novembre saranno già state disputate 13 gare del campionato, di questo si terrà conto. Ma quando si fa parte del mondo del calcio abbiamo il dovere di non pensare solo a quelli che sono degli aspetti quantitativi o di un mondo legato a interessi specifici, al nostro orticello o alle nostre stanze. Capisco che sia molto semplice ipotizzare 19 o 22 squadre, ma ci sono degli interessi più importanti in ballo come quelli dei tifosi, degli appassionati che sono parte in causa. Noi dobbiamo per una serie di ragioni far si che i tifosi siano posizionati al centro e ricevano delle risposte certe, dobbiamo dimostrare di essere coerenti e chiedendo scusa a chi ha subito certe lacerazioni. Dobbiamo essere realisti però e pur avendo sempre detto no a quel tipo di procedure non dobbiamo essere talmente testardi a prescindere perché saremmo degli irresponsabili. Se ci sono ordini di carattere giudiziario li seguiremo e li applicheremo, diversamente procederemo con senso di responsabilità per non aggiungere al danno la beffa. Potremmo trovarci a gestire un calendario con 14, 15 gare già giocate e la conclusione mi sembra molto semplice".
CASO ENTELLA – “Bisogna rispettare la volontà del TAR. C'è una decisione del Collegio di Garanzia, poi sospesa per una serie di motivi, che dice che la Federazione deve procedere alla riscrittura della classifica che non va a favore solo della Virtus Entella, ma anche del Novara, visto che chiusero a pari punto l'anno scorso. A me fa piacere che si parli di una realtà, ma la questione è più complessa e quando arriveranno le sentenze valuteremo e decideremo”.
POSSIBILE STOP DEI CAMPIONATI FINO AL 15 NOVEMBRE – “Il Consiglio Federale ha auspicato che da domenica giochino tutte le partite perché dobbiamo dare una risposta. È un invito che spero tutti possano accogliere perché non si può pensare di essere incerti nel dare continuità alla competizione sportiva, è ora di tornare a giocare al calcio. Subito dopo il 15 novembre ci sarà un nuovo Consiglio Federale sul giudizio che darà il Consiglio di Stato per risolvere in via definitiva il caos creatosi in Serie B. Da qui a fine anno cercheremo di organizzare un Consiglio al mese per porre soluzione alle tante problematiche del calcio nel migliore modo possibile e nel minor tempo possibile”.
DECISIONE DEL GOVERNO RIGUARDANTI IL CONI E I DIRITTI TV – "La certificazione dei bilanci delle società è già prevista, se sarà allargato il discorso ad altre società come appare probabile allora faremo delle riflessioni in merito. Sul primo tema non posso anticipare quello che dirà il presidente del Coni che vuole prima discutere con chi di dovere. Non voglio assolutamente sostituirlo o anticiparlo, commenterò solo dopo che avrà parlato lui”.
SULL'ITALIA – "Il mio ruolo sarà non diverso rispetto a quello che ho ricoperto seguendo gli azzurrini in passato, o in occasione del Mondiale del 2006. Conosco le dinamiche di gestione di un gruppo di ragazzi che vestono una maglia importante, so benissimo le dinamiche all'interno di una competizione sportiva come quella che affronteremo il 17 e poi nelle qualificazioni europee. Il mio sarà un ruolo di massima disponibilità nell'offrire tutto quello che serve per creare le migliori condizioni di gestione tecnica e non userò mai nessun mezzo da dedicare a interferire nella gestione tecnica. Dobbiamo creare tutti i presupposti affinché le nazionali abbino il miglior habitat per raggiungere gli obiettivi più alti. Il resto spetta ai tecnici e noi possiamo solo tifare per loro”.
SULL'EX DG DELLA FEDERAZIONE UVA – “Il problema credo che sia stato strumentalizzato. La posizione di Uva non è di contenzioso, c'è una posizione di valutazione di tutti i singoli da parte della nuova Governance federale. Mi sembra un atto normale e non c'è alcun contenzioso in atto con il direttore”.
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