La favola di Palumbo: un debutto da leone a 18 anni, due piedi d’oro e il sogno Gerrard. Un gol sfiorato…

La favola di Palumbo: un debutto da leone a 18 anni, due piedi d’oro e il sogno Gerrard. Un gol sfiorato…

A 18 anni non puoi immaginare una vigilia di Natale più bella. PlayStation o iPhone? No, niente di tutto questo. Sotto l'albero ha trovato l'esordio in Serie B tra i professionisti, Antonio Palumbo. Il volto nuovo della Ternana di Attilio Tesser, in emergenza a centrocampo e volenteroso già da qualche settimana di lanciare questo centrocampista napoletano classe 1996, prodotto della cantera rossoverde. Un vero gioiellino che Tesser ha voluto proteggere per poi regalargli la vetrina. In un momento facile? Macché.

Dopo due sconfitte, il secondo tempo contro il Modena nell'antipasto natalizio era più che delicatissimo. E sullo 0-0, per oltre 20 minuti, Palumbo ha la sua grande occasione. Non male per un '96 che si allena sempre con serietà, ha corsa e soprattutto due ottimi piedi. Perché destro o sinistro che sia, il pallone sa sempre come accarezzarlo e dove indirizzarlo. Testa alta e palla che gira, il dogma di Palumbo viene dal suo idolo, Steven Gerrard. Il modello di una vita, dai poster in camera alle foto su Instagram. Di strada davanti ce n'é tanta; nel frattempo, Palumbo è già diventato prezioso per la Ternana. Che con il Modena ha vinto grazie a una prodezza di Avenatti, sì. Ma è stato determinante l'apporto e la freschezza di questo 18enne che non ha mai avuto paura di debuttare.

Merito del lavoro ormai quotidiano con la prima squadra, perché la rosa di Tesser è corta ma favorisce i giovani. Palumbo ascolta tutti, spia le punizioni di Viola e i numeri di Bojinov. Chiede consigli, da studente modello. E allora, largo a questo ragazzo che gioca ogni pallone con personalità: tanta corsa, ottimi numeri e addirittura un gol sfiorato. "Sarebbe stata la ciliegina sulla torta…", Antonio a fine partita non lo nasconde. Con un sorriso che vale più di mille parole. Non male a 18 anni, come regalo sotto l'albero. Per un Natale da debuttante, sognando Gerrard…