La pagella di Bojinov: infortunio determinante, la sua esperienza pesava. E quel gol nel derby…
“Arrivare fra gli applausi e i boati e andarsene fra gli applausi e i boati”. Quale frase potrebbe descrivere in modo migliore Valeri Bojinov, se non quella detta dall'attaccante stesso alla fine della partita interna col Varese, ultima di campionato e anche per lui?
Valeri è arrivato a Terni a settembre, alla seconda giornata di campionato, accolto come meglio si conviene ad un giocatore del suo calibro e con un passato come il suo alle spalle: grandi squadre, grandi gol, grandi piazze. Sin da subito ha portato nello spogliatoio rossoverde l'energia nervosa, la grinta e l'esperienza che un attaccante di razza come lui deve per forza possedere, diventando un po' il trascinatore emotivo dei compagni, anche nei momenti più duri e impegnativi. Ad inizio campionato la sua forma fisica non è quella migliore, ma l'impegno che mette in ogni allenamento lo fa migliorare di giorno in giorno: Tesser inizia a fargli fare la staffetta con Ceravolo e Bojinov risponde bene pur non avendo ancora i 90 minuti nelle gambe.
La sfortuna, però, è dietro l'angolo, e il bulgaro incappa nell'ennesimo infortunio della sua carriera: si strappa, come Avenatti, il legamento collaterale laterale mediale, ma a differenza del suo compagno di reparto, lui rimane fuori per più di un mese per curarsi. Rientra contro il Livorno, riagguanta anche un posto nella Nazionale della Bulgaria, ma lo stop forzato ne ha di nuovo intaccato la forma fisica, e in campo spesso si nota: lo spirito guerriero e la cattiveria di un attaccante d'esperienza non sono sempre accompagnate da una velocità e una precisione di pari livello. E' un peccato, perchè un Bojinov al 50% delle sue possibilità ha realizzato comunque sei importantissimi gol in campionato, siglando addirittura una doppietta contro il Crotone e buttando la palla in rete al Curi nel derby con tanto di esultanza virale. Un gol che difficilmente sarà dimenticato.
Rimane il rimpianto di non aver potuto vedere cosa sarebbe successo se fosse stato al top della condizione. Il rammarico resta anche a Valeri, che ha ammesso che avrebbe voluto giocare di più e fare di più, arrivare magari in doppia cifra; secondo noi il suo apporto alla salvezza è stato importante, sia a livello fisico che a livello mentale e di spogliatoio, e fino all'infortunio ha giocato delle partite davvero a buoni livelli, con qualche flashback del bulgaro dei grandi campionati.
Ora Valeri vuole la Serie A, e noi gliela auguriamo con tutto il cuore, ricordandogli che a Terni avrrà sempre un posto d'onore nei ricordi di tutti i ternani, perchè “arrivare fra gli applausi e i boati e andarsene fra gli applausi e i boati” non capita certo a chiunque al Liberati.
Valeri BOJINOV
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