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La rinascita delle Fere parte dalla difesa

Due gol subiti nella prima partita di campionato, appena uno nelle successive due. Morale della favola: la Ternana ha registrato la fase difensiva. E’ questa la notizia più importante nella settimana che ci porta dritti alla sfida del Curi.

Benny Carbone ha risolto il primo grande problema della sua gestione. Problema che si era palesato in tutta la sua grandezza nella gara d’esordio. A Cittadella il 3-5-2 provato e riprovato in due settimane di allenamento non ha convinto, anzi. Ha accesso i riflettori sui limiti strutturali della squadra. In 90’ i rossoverdi oltre ad aver incassato 2 gol, hanno concesso troppo alla neopromossa che, dopo tre giornate di campionato, si è guadagnata l’appellativo di “rivelazione” del torneo. Ad ogni modo, dopo la debacle di Cittadella, fatto mea culpa ed incassate la critiche, il tecnico è tornato sui suoi passi. Via per il momento la difesa a 3 e spazio alla più consolidata linea a 4. E’ bastato questo per ridare fiducia e, soprattutto, certezze alla squadra. Ma c’è di più perché la difesa a quattro ha dato maggiore equilibrio a tutta la squadra. A riprova di questo ci sono i numeri. Contro Pisa e Spezia la Ternana ha subito soltanto una rete. E che rete. Perché contro i liguri se Bacinovic non avesse azzardato il retropassaggio a Valjent con ogni probabilità la Ternana sarebbe riuscita a portare a casa la porta inviolata. La squadra di Gattuso contro i rossoverdi si è preoccupata più di non affondare che di recuperare lo svantaggio iniziale. D’altronde ritrovarsi sotto di un gol e con un uomo in meno dopo appena 6 minuti di partita non è facile. Lo Spezia, invece ha provato nei sui limiti di mettere in difficoltà Meccariello e soci. Ma in entrambe le sfide i pericoli maggiori per Di Gennaro sono arrivati dalle conclusioni dal limite. In area la Ternana ha concesso molto poco. E questo fa sicuramente sorridere Carbone così come la facilità delle riserve d’integrarsi alla perfezione nel sistema di gioco. Contro il Pisa ha esordito Germoni facendo il suo, contro il Pisa si è rivisto Valjent che non ha certo fatto rimpiangere Contini.

Il cambio di sistema di gioco però costringe Carbone a fare i conti con un folto pacchetto arretrato. Il tecnico ha sei centrali: Meccariello, Contini, Valjent, Masi, Cason e Della Giovanna. D’altronde aveva pensato di sposare la difesa a tre. Adesso però ne giocano soltanto due. Quindi per più di uno ci sarà tanta tribuna.

Dopo tre giornate di campionato la certezza si chiama Meccariello che ha pure indossato la fascia da capitano nell’ultima sfida. Poi ci sono almeno tre che si contendono una maglia: Contini, Valjent e Masi.

A Carbone il compito di coinvolgere tutti, di far sentire tutti protagonisti di un progetto tattico che sta già sta dando i suoi primi frutti.

Alessandro Laureti

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