Se la porta della Ternana ha avuto un solo proprietario, salvo rarissime eccezioni, il reparto difensivo rossoverde ha faticato non poco a trovare il proprio assetto ideale, provando e riprovando con vari interpreti e combinazioni e dovendo fare i conti con alcuni infortuni che hanno parzialmente complicato una situazione che sembrava essere partita, invece, nel migliore dei modi. Prima di scendere nel dettaglio di ogni giocatore, è indubbio che la retroguardia delle Fere abbia invertito la rotta un paio di volte a campionato in corso: ad inizio stagione era una delle migliori d'Europa addirittura, a cavallo fra i due gironi c'è stato un calo fisico e di attenzione che l'ha resa facilmente perforabile e poi ancora, nelle ultime settimane del campionato, si è trovato di nuovo l'equilibrio necessario. Su tutti, la sorpresa sono i giovani, con Giraudo che è risultato il migliore in termini di media voto e con una menzione d'onore per Mazzarani che, quando è stato chiamato in causa, si è fatto subito trovar pronto.
Diakité – Croce e delizia, capace di grandi prestazioni e di importanti spazzate, ha segnato pure gol pesanti, ma capace allo stesso tempo di commettere ingenuità che da uno col suo nome, la sua esperienza e il suo curriculum non ti aspetteresti di vedere. Al di la dell'infortunio alla mano, quello che ha pesato sulla sua stagione è stato il nervosismo, che spesso ha preso il sopravvento e lo ha fatto finire (anche se per poco) anche fuori rosa.
Media voto: 5,6.
Fazio – E' stata per Lito una stagione di grande sacrificio, in cui non sempre è riuscito ad esprimersi al meglio delle sue capacità e possibilità, ma durante la quale comunque non ha mai smesso di lottare. Spesso in difficoltà nelle prime frazioni di gioco, Fazio ha quasi sempre migliorato la sua prestazione nella ripresa, come se dovesse scaldare il motore prima di entrare a pieni giri. Putroppo questo sua essere "diesel" lo ha un po' penalizzato, senza dimenticare poi che per alcuni tratti della stagione ha stretto i denti giocando non al meglio delle condizioni fisiche, dimostrandosi ancora una volta un professionista esemplare. Media voto: 5,9.
Russo – Paga un avvio non del tutto esaltante, ma era prevedibile comunque che un giocatore arrivato a gennaio in una squadra già in difficoltà potesse far fatica ad adattarsi sin da subito, trovando immediata complicità coi compagni di reparto. Alla lunga, prendendo confidenza co la squadra e con la situazione, il suo apporto è risultato molto importante per la stabilità della difesa della Ternana, dimostrando di conoscere la serie C e di saperla affrontare. Peccato soltanto che abbia fatto un pizzico di fatica all'inizio. Media voto: 5,7.
Bergamelli – Come tutto il reparto difensivo, soffre una situazione di difficoltà a cavallo fra i due gironi, un momento difficile che la squadra tutta non è stata brava a gestire, e questo penalizza il suo rendimento che altrimenti sarebbe stato più che sufficiente. Soffre tanto, troppo come terzino sinistro, anche se da professionista quale è si è adattato anche a quel ruolo quando ce n'è stato bisogno, da centrale insieme a Russo invece dà equilibrio alla difesa delle Fere. Media voto: 5,9.
Hristov – Giovane e ancora inesperto, Petko è quello che in difesa ha sofferto di più i momenti di difficoltà e i periodi di calo, complice anche qualche acciacco fisico che lo ha tenuto fermo a più riprese e non lo ha fatto allenare con la dovuta intensità. Il centrale bulgaro su tutti è quello che in misura minore è riuscito ad incidere sulla stagione rossoverde, ma probabilmente non era nemmeno l'annata adatta per uscire dalla Primavera ed inziare nel professionismo. Media voto: 5,6.
Mazzarani – Per lui, lo dicevamo prima, la menzione d'onore più che meritata: si è quasi sempre allenato con la Prima Squadra, come aggregato dalla Berretti spesso per mettere una pezza laddove c'erano delle assenze, eppure ha dimostrato di essere una vera e propria spugna, capace di immagazzinare quanto gli veniva detto e quanto visto, per poi metterlo in pratica al bisogno. E così è stato, perchè quando è stato chiamato in causa per necessità e per merito, non ha tradito le aspettative, dimostrando anche sicurezza. Media voto: 6.
Giraudo – E' stato lui il migliore nella difesa della Ternana. Nonostante la giovanissima età e nonostante fosse solo alla sua seconda esperienza fra i professionisti, il terzino scuola Toro ha messo in luce una buona capacità tecnica ma anche la consapevolezza di essere in grado di gestire situazioni spinose e poco agevoli. Qualche calo senza dubbio lo ha avuto, ma da un giocatore così giovane non ci si può attendere che sia sempre perfetto. Durante l'anno è migliorato sotto ogni punto di vista e, anche se c'è ancora molto da migliorare e da incrementare, non può non essere soddisfatto di quanto messo in campo. Media voto: 6,2.
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