La Ternana e la maledizione dell’ex

La Ternana e la maledizione dell’ex

Sarà che di ex rossoverdi, nel campionato cadetto, ce ne sono davvero tanti, sarà che esiste una legge universale per cui il gol di un ex fa un po' più male di qualsiasi altra rete messa a segno da qualsiasi altro giocatore, sarà quel che vogliamo, fatto sta che la Ternana ha un brutto rapporto con le finalizzazioni di coloro che con la sua maglia hanno giocato in passato. 

Fino ad oggi, in tredici giornate giocate, di vecchie conoscenze ne abbiamo rincontrate tante, e qualcuna di queste ci ha anche puniti, mettendo a segno un gol, in qualche caso decisivo per la vittoria degli avversari e la sconfitta delle Fere. Gli ex terribili, per i rossoverdi, sono stati tre e in due casi le loro reti hanno portato alla vittoria la loro nuova squadra; Litteri ha aperto le danze, alla seconda di campionato, siglando l'1-0 del Cittadella ai danni della Ternana, Brosco ha proseguito nell'opera, segnando il momentaneo vantaggio del Latina, Ceravolo, lunedì sera, ha messo in rete il pallone che ha dato la vittoria al Benevento. Tutti gol particolari, se vogliamo, anche se il più inatteso, probabilmente, è stato quello di Brosco, se non altro perchè di solito la rete ci si aspetta che a segnarla sia un attaccante, e non un centrale. Come Brosco, anche Litteri ha fatto male alla sua ex squadra quando la Ternana giocava in trasferta, mentre Ceravolo è stato il primo a bucare la porta rossoverde da ex in casa, al Liberati, impresa fallita da Maniero e Furlan con il loro Bari, da Troianiello con il Verona e, da ultimo, da Viola con il Novara. Per essere giusti, abbiamo incontrato anche l'ex capitano rossoverde, Fazio, ma anche Belloni e Gonzalez ad Avellino (dove avremmo dovuto incontrare anche un altro ex, Gavazzi, fuori per un  brutto infortunio), seppure nessuno di loro sia riuscito a segnare. 

Comunque, il gol dell'ex è sempre uno spauracchio per tutti, soprattutto per la Ternana in questo momento, considerando quante vecchie conoscenze ci sono solo a Salerno.