La Ternana frena: campanello d’allarme?

Contro Bari al “San Nicola” e Spal al “Liberati” due punti guadagnati per i rossoverde, vi spieghiamo il perché

Proviamo a svestire i panni di tifosi e cercare di analizzare le ultime partite che la Ternana ha giocato per capire se questi tre turni senza vittoria (di cui 2 senza gol) sono una tendenza o un caso.

Lucarelli è stato molto onesto: “Quando non puoi vincere pareggia: due punti guadagnati”, il succo in estrema sintesi del pensiero dell’allenatore. E sicuramente Lucarelli ha ragione. Se andiamo ad analizzare le partite secondo i dati della produzione offensiva e difensiva la Ternana questi due punti li ha guadagnati.

Non è stata sfortunata, anzi. Al massimo può dire di essere stata in qualche modo graziata.

Già dall’ultima partita vinta (quella contro il Benevento) la Ternana aveva subito più di quanto aveva prodotto. Lì però, se si scende in profondità, le occasioni da gol che ha avuto il Benevento erano state “casuali”: un autogol di Iannarilli e l’unico tiro in porta è arrivato su calcio di rigore (inventato). Insomma su episodi gli uomini di Cannavaro avevano costruito il loro primo tempo. E sulla forza dei nervi e sulla qualità degli interpreti (vedi i gol di Pettinari e Di Tacchio) la Ternana ha costruito la sua super rimonta. 

Fatto sta che nelle ultime 4 partite la Ternana ha subito (nei numeri) più di quanto è riuscita a creare. Contro il Genoa – nonostante la buona gara – la Ternana è riuscita a creare molto (1,67 l’expected gol cioé quanti gol avrebbe dovuto segnare la Ternana) ma subire di più: 2,07. E qui pesa molto la partita di Coda. Se le Fere per buona parte della gara hanno messo sotto i leader della classifica hanno pagato carissimo le disattenzioni in difesa.

Ecco: il problema nelle ultime due partite è stata proprio la tenuta difensiva. Problema per modo di dire perché poi i dati reali dicono che la Ternana non ha subito gol. Ma ha rischiato moltissimo. Tra Bari e Spal avrebbe dovuto subire 5 gol. E invece Iannarilli non ha neanche raccolto un pallone alle sue spalle.

La partita più “brutta” è stata certamente a Bari: un gol annullato, una traversa e almeno due interventi importantissimi di Iannarilli. A fronte di una Ternana evanescente in avanti.

Contro la Spal la componente “fortuna” è stata determinata dalla scarsa mira degli attaccanti ferraresi: nessun tiro nello specchio della porta, ma i pericoli sono stati tanti e soltanto per una questione di centimetri la Ternana non è capitolata. Ma almeno, nel primo tempo, la Ternana qualche cosa ha prodotto. E in B, si sa, se riesci a segnare il primo gol puoi indirizzare la partita…

Se dovessimo fare una media insomma di queste ultime 4 partite in controtendenza rispetto all’inizio campionato la Ternana ha segnato più o meno quello che doveva, ma ha subito la metà dei gol che avrebbe dovuto.

Ecco perché possiamo parlare di due punti guadagnati. Ed è un bel segnale. Perché come dice Lucarelli “quando non puoi vincere, meglio pareggiare”. Ma è anche un segnale che l’allenatore rossoverde deve raccogliere: per invertire di nuovo il trend.