La Ternana nei playoff (e playout)

Un dettaglio della maglia della Ternana Calcio
La Ternana non è sempre fortunata nelle code del campionato. Anzi. Tra C e B – da quando sono stati istituiti i playoff e playout – la Ternana ha avuto una coda di campionato per 5 volte, più una bonus track.
Partiamo dalle note negative: via il dente, via il dolore.
Il primo playoff in assoluto giocato dai rossoverdi è nel 1995-96. Ritorno in Serie C2, la squadra arriva terza in campionato ed prevista la caccia al posto in C1, attraverso semifinale e finale. La corsa delle Fere si interrompe subito e in un modo sportivamente drammatico: la squadra infatti riesce a recuperare il 2-0 subito all’andata con una prova maiuscola. E mentre tutti pregustano il passaggio del turno per andarsi a giocare la finale. Ma nell’infinito recupero riuscì a segnare Pennacchietti, difensore centrale, gelò il Liberati. Con Soviero (allora portiere della Fermana) protagonista non solo di una grande partita ma anche di gesti provocatori nei confronti della Curva.
Nella stagione 2010-11 invece il gol allo scadere arrivò, sempre in casa, e sancì la retrocessione dei rossoverdi in C2 (che poi furono ripescati e addirittura riuscirono a vincere il campionato, con Toscano). La Ternana in una delle sue peggiori annate nell’epoca recente (4 allenatori Gobbo, Giorgini, Orsi, Giordano, 2 direttori sportivi, la cessione a Deodati e poi Longarini che rimane), si gioca la permanenza in categoria contro il Foligno. All’andata finisce uno a zero per i fulignati con gol di Falcinelli. Al ritorno la Ternana riequilibra la situazione grazie a un gol si Sinigaglia, ma anche qui nel recupero, La Mantia segna il gol della salvezza e condanna la Ternana alla C2.
Nel 2019/20 la Ternana, di nuovo in C, disputa i playoff. E’ l’anno dell’interruzione del campionato a causa del Covid. La Ternana era quinta, quindi parte indietro. Riesce a passare i primi turni grazie a due pareggi (in casa contro Avellino per 0-0 e contro il Catania per 1-1), poi va a vincere a Monopoli e si gioca il tutto per tutto contro il Bari, nei quarti di finale. Ma nonostante la buona prova (e l’inferiorità numerica) la Ternana non riesce a sbancare il San Nicola e viene eliminata.
La stessa cosa succede poi nell’ultima coda giocata dai rossoverdi, quella dello scorso anno: il playout contro il Bari. Troppo recente per non ricordarlo: la grande gara dell’andata, con il rigore sbagliato, e poi la debacle al ritorno anche qui con un gol preso nel recupero (del primo tempo) che ha minato le pochissime certezze rossoverdi.
Quindi dicevamo 5 partecipazioni a code di campionato e di 4 ne abbiamo parlato: certamente delle grandi delusioni, anche per come sono arrivate.
Ce n’è una però che conserviamo tutti nel cuore. Perché magari c’erano anche gli stessi timori di ora: una squadra che aveva fatto benissimo in campionato e che si ritrovava a dover mettere di nuovo tutto in discussione. Stiamo parlando della Ternana di Delneri, nel 97-98 che perde il duello con il Cosenza, ma vince i playoff. Prima battendo l’Atletico Catania (0-0 all’andata e 1-0 al ritorno con gol di Borgobello) e poi sconfiggendo anche la Nocerina, ad Ancona, per 1-0 dopo i tempi supplementari grazie al gol di Arcadio, nonostante bastasse anche il pari.
E poi c’è un altro grande trionfo dell’era rossoverde. Non è un playoff, ma uno spareggio. Quello di Cesena dell’11 giugno 1989. La promozione in Serie C1, probabilmente una delle Ternana più amate della storia. Un’esodo incredibile e la vittoria ai rigori contro il Chieti.
Aggrappiamoci allora a questi precedenti, a questi ricordi e queste emozioni. Un po’ di vibrazioni positive, in un momento buio, non possono che far bene.