L’Avellino accusa, la Ternana reagisce Proietti a TN: “O si scusa o ci tuteleremo”
Premessa, doverosa, per chi si fosse perso le puntate precedenti.
Il presidente dell’Avellino Walter Taccone ieri pomeriggio ha ricevuto la notizia dell’inserimento nel registro degli indagati (insieme al direttore sportivo Enzo De Vito) per un presunto tentativo di aggiustare il risultato di Catanzaro-Avellino, gara del 5 Maggio 2013 che valse la promozione in B della sua squadra.
Secondo i magistrati, Taccone e De Vito avrebbero concordato con i dirigenti del Catanzaro un pareggio che avrebbe fatto contenti tutti. Nelle sue dichiarazioni a caldo Taccone, pur prendendo atto del dispositivo professa la sua innocenza. E poi nel finale della sua intervista invita gli inquirenti a “guardare le cose serie come l’ultima partita della Ternana”.
Non si fa attendere la reazione della società rossoverde, chiamata in causa da Taccone in questa intervista proprio per la gara contro l’Ascoli che ha portato una soffertissima e incredibile salvezza alla Ternana. A esternare il pensiero della società e della famiglia Longarini è l’avvocato Massimo Proietti che in questo periodo si sta occupando della cessione della società. Queste le sue dichiarazioni rilasciate a Ternana News
“E’ con sdegno che la Ternana Calcio ha registrato le parole del presidente dell’Avellino, Taccone. E’ un’accusa gravissima e inaccettabile. Non ci sono altre parole per definirla. Suggerire alla magistratura di guardare la partita fra Ascoli e Ternana sottintendendo che ci sia stato un qualsiasi tipo di accordo, addirittura definendola una cosa seria.
Il presidente Taccone o smentisce questa affermazione motivando la sua infelice uscita oppure procede nelle sedi opportune presentando delle prove che confermino questa sua inaccettabile affermazione. Se non dovesse verificarsi nessuna di queste due situazioni la Ternana dovrà necessariamente tutelarsi nelle sedi opportune. Rimaniamo dunque in attesa di una spiegazione”